Le province di Bergamo e Cremona sono importanti per il patrimonio industriale e manifatturiero italiano, con oltre 70mila metalmeccanici e migliaia di aziende. Negli ultimi mesi anche qui abbiamo registrato un rallentamento per quanto riguarda alcuni settori strategici come l’automotive, il meccanotessile e il siderurgico. Questo ha comportato anche un aumento consistente della cassa integrazione”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“In questi territori – dice il leader Uilm – ci sono anche realtà in crescita, come quelle di Brembo e Tenaris, ma anche ABB, Lucchini Industries ed RS. Nonostante tutto, permane una forte preoccupazione per il 2025, dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione e a chiedere al Governo interventi strutturati e concreti per gestire la transizione”.
Il negoziato con Federmeccanica e Assistal per quanto riguarda il CCNL – aggiunge Palombella – si è interrotto per divergenze molto forti ed evidenti tra noi. Non sarà facile ricomporre il tavolo, ne siamo consapevoli. Sarà possibile solo ripartendo dalla nostra piattaforma. La richiesta di incremento di 280 euro nel triennio al livello medio sui minimi e la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali sono i due punti principali. Con l’aumento del salario vogliamo adeguare gli stipendi dei nostri metalmeccanici, che sono i più bassi d’Europa, al caro-vita garantendo anche il rispetto della nostra Costituzione; con la riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione vogliamo, da un lato, gestire le crisi aziendali per ridurre l’utilizzo della cassa integrazione e, dall’altra, rendere le fabbriche più attrattive per le giovani generazioni”.
“Nella nostra piattaforma contrattuale – spiega Palombella – ci sono tantissimi altri temi di fondamentale importanza: salute e sicurezza, pari opportunità, formazione, relazioni industriali, partecipazione, appalti, stabilizzazione del lavoro precario, welfare e molto altro. Siamo certi che ancora una volta i metalmeccanici faranno da apripista a una stagione contrattuale innovativa che guarda al futuro con coraggio. La transizione ecologica e l’intelligenza artificiale – conclude – non ci spaventano, vogliamo governarle e convincere aziende e Istituzioni a stare dalla parte dei lavoratori”.