Si è svolto questa mattina, in videoconferenza, il Consiglio territoriale della Uilm Trieste Gorizia con focus sul rinnovo del contratto nazionale e le vertenze che interessano il territorio.
A introdurre i lavori è stato il Segretario della Uilm Trieste Gorizia, Antonio Rodà, che ha raccontato la sua esperienza nei giorni finali della trattativa riconoscendo il grande impegno della nostra organizzazione che ha portato a casa un risultato storico.
Rodà ha poi ricordato i risultati conseguiti dalla Uilm nelle recenti elezioni delle rsu, come è avvenuto in Flextronics, Orion, Argus Security, Nidec, Wärtsilä, Fincantieri di Monfalcone, Petrol Lavori.
Non mancano purtroppo le realtà in crisi: prima fra tutti la Ferriera che ha lasciato uno squarcio nel panorama industriale locale. Una vertenza delicata che ha portato a un accordo che dovrà garantire dignità ai lavoratori conservando una parte di industria che dovrà essere un punto di ripartenza;
Flextronics sopravvive grazie agli strumenti messi in campo dal Governo come blocco dei licenziamenti e cassa Covid. Al termine di questo periodo potrebbe aprirsi una crisi per circa cento lavoratori, per questo è stata inviata una richiesta di incontro al Mise (che purtroppo non ha mai risposto); Wärtsilä così come Nidec hanno uno scarico di lavoro importante nei prossimi mesi che metteranno a dura prova gli stabilimenti; infine Fincantieri, dove la crisi non è conclamata, ma desta forti preoccupazioni. Ci sono almeno cinque navi da crociera ormeggiate, perché non sanno dove viaggiare.
Tra le altre realtà locali in cui la Uilm è presente anche la Pittway tecnologica del gruppo Honywell e Insiel.
Il giudizio sul contratto è stato positivo da parte di tutti. Il CCNL può dare un impulso positivo alle aziende metalmeccaniche del territorio dove la Uilm è stata sempre presente in termini di partecipazione, di uomini, di contributo attivo.
“Il rinnovo contrattuale – ha detto il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella – ha un valore importantissimo per quello che rappresenta, per l’equità che garantisce a tutti i lavoratori. Noi ci siamo visti a Udine il 19 ottobre in occasione delle assemblee unitarie proprio sul contratto. La Uilm ha indicato la strada sui contenuti del rinnovo, in particolare l’incremento dei minimi con la richiesta dell’8%. Abbiamo ottenuto il 6,2% in un periodo di crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti”.
“Ancora una volta – ha continuato il leader dei metalmeccanici della Uil – il rinnovo dei metalmeccanici era atteso, perché da sempre fa da apripista a tutti gli altri. Dopo aver realizzato nel 2016 un contratto che puntava tutto sul welfare, questa volta era il momento del salario e del rafforzamento di tutti gli altri temi fondamentali come formazione, salute e sicurezza, tutela delle donne e dei lavoratori degli appalti, partecipazione e smart-working”.
“Senza dubbio – ha concluso Palombella – possiamo camminare a testa alta, abbiamo ottenuto l’impossibile e ora è arrivato il momento di far vivere l’ipotesi di accordo tra i lavoratori e farla approvare nel referendum di metà aprile”.