Consiglio Regionale Uilm Toscana; Palombella (Uilm): “Difendiamo i lavoratori metalmeccanici dalla crisi e dalla transizione ecologica”

“La Toscana è un territorio importante per il settore metalmeccanico che conta oltre 75mila addetti, con numerose realtà industriali in diversi comparti produttivi strategici, dalla siderurgia agli elettrodomestici, dalla filiera automotive alla produzione di turbine a gas. Purtroppo, non mancano le crisi industriali annose come quella di JSW Piombino su cui dopo l’incontro ministeriale del 27 aprile è calato di nuovo il silenzio e c’è un forte ricorso alla cassa integrazione, quella in deroga scadrà il 7 gennaio aggravando il clima di incertezza che dura da molti anni. Per questo i lavoratori del comprensorio sciopereranno il 19 luglio per quattro ore”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, al Consiglio della Uilm Toscana.

“A queste – continua – si aggiungono altre incertezze, come quella della Liberty Magona. La situazione dal punto di vista produttivo è altalenante e risente dell’andamento del mercato, della gestione per l’approvvigionamento dei coils e dalla gestione delle risorse economiche viste le difficoltà in cui versa il gruppo Liberty. In questo quadro lo stabilimento non riesce a coprire tutta la capacità produttiva e subisce varie fermate di circa una settimana al mese, che vengono gestite con la cassa integrazione ordinaria”.

“La filiera della componentistica dell’auto – aggiunge il Leader Uilm – è in difficoltà anche a causa della transizione ecologica, anche qui registriamo un forte ricorso alla cassa integrazione, come accade alla Magna Mechatronics di Livorno che ha aperto anche una procedura di mobilità volontaria. Come Uilm abbiamo chiesto un tavolo di monitoraggio alle Istituzioni e siamo in attesa della convocazione. Nel territorio di Massa Carrara e Lucca monitoriamo la KME che sta facendo ricordo alla cassa integrazione”.

“Ci sono – aggiunge il leader dei metalmeccanici della Uil – anche aziende che registrano ottimi risultati come la Piaggio di Pontedera (Pisa), Leonardo Sistemi Difesa che vive una fase positiva e la prospettiva dell’importante stabilimento di Firenze del Nuovo Pignone-Baker Hughes. Tuttavia, nessun territorio è esente dalle problematiche come il precariato, i bassi salari e la sicurezza sul lavoro. Con lo sciopero unitario della categoria abbiamo mandato un messaggio chiaro al Governo – conclude Palombella – occorre rimette il lavoro al centro dall’agenda politica difendere i lavoratori e il patrimonio industriale italiano dalla crisi e dalla transizione ecologica e digitale”.