Si è svolto oggi, 15 maggio, a Siracusa il Consiglio regionale Uilm “Verso il Contratto”. Fa parte anche questo di una lunga serie di incontri regionali dedicati proprio ai diversi rinnovi contrattuali in scadenza, a partire da quello di Federmeccanica, a cui si aggiunge anche il rinnovo del contratto degli artigiani e quello Confimi. Ma l’incontro, a cui hanno partecipato il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, e il Segretario organizzativo, Roberto Toigo, è stato anche l’occasione per fare un bilancio sullo stato delle vertenze e sulla situazione generale che interessa tutto il Paese sul piano economico e industriale.
“Gli ultimi dati Eurostat ci dicono che gli italiani negli ultimi dieci anni hanno perso l’8,7% del proprio potere d’acquisto. Solo Cipro e Grecia hanno registrato una performance peggiore e solamente in altri sei Paesi dell’Unione europea i redditi reali sono tuttora inferiori a quelli del 2008”, così Rocco Palombella interviene per sottolineare la situazione di crisi e di difficoltà che continua a segnare nel profondo gli italiani.
E il nostro Paese, sottolinea ancora il Leader della Uilm “continua a essere spaccato in due. Il Nord nel solo 2017 ha prodotto quanto tutto il Mezzogiorno e quattro volte in più della Sicilia, collocandosi al primo posto per produzione di ricchezza. Dall’altra parte il Sud, sempre più povero è condannato al ruolo di fanalino di coda”. E proprio la Sicilia continua a registrare dati negativi anche sul fronte occupazionale, per non parlare del Pil pro capite che resta la metà di quello lombardo. “Ecco perché noi sindacati in primis dobbiamo insistere con il governo sulla necessità di restituire dignità al Sud Italia, ecco perché il 22 giugno ci vedremo tutti a Reggio Calabria per una grande manifestazione Cgil Cis Uil”, ha aggiunto Palombella. Mentre il 14 giugno scenderanno in piazza i metalmeccanici, con uno sciopero unitario e tre grandi manifestazioni a Milano, Napoli e Firenze.
In Sicilia pesano ancora vertenze che non riescono a trovare una soluzione, in particolare quella di Blutec, dove da oltre sette mesi è tutto fermo in attesa di risposte certe da parte del governo. Ma ci sono anche tante importanti realtà metalmeccaniche come STMicroelectronics, IBM, Leonardo, Engie, Siram, Sirti, Selex, Micron, Fata Logistics, Alstom, Fincantieri, Hitachi, Guerrato, Telespazio e Keller, solo per citarne alcune. “Un patrimonio che dobbiamo gestire con cautela, che dobbiamo tutelare e difendere a ogni costo perché l’Italia è ancora il secondo Paese manifatturiero in Europa anche grazie a noi, ai nostri lavoratori, che meritano un grande rispetto”, ha detto ancora Palombella.
“In particolare – continua – è positiva la notizia dello sblocco del finanziamento di 75,5 milioni per il bacino di carenaggio in muratura da 150 mila tonnellate (opera ferma dal 1982) che sblocca finalmente l’intesa tra Fincantieri e Autorità portuale per rilanciare lo stabilimento palermitano. La nuova infrastruttura porterà quelle commesse attese da tanti anni al cantiere navale, che finora si è limitato alle riparazioni”.
“E proprio il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro è la prima vera arma di difesa che abbiamo – ha concluso Palombella – ecco perché anche questa volta dobbiamo impegnarci affinché sia un grande contratto, come quello che nel 2016 ha rimesso al centro il lavoro e i diritti. Gli incontri che stiamo tenendo su tutto il territorio troveranno una sintesi in una grande Assemblea nazionale in cui arriveremo con una piattaforma da sottoporre successivamente a Fim e Fiom e poi, mi auguro in modo unitario, a Federmecannica”.