“Oggi siamo in una realtà industriale molto importante, con una forte impronta del settore manifatturiero. Siamo qui perché abbiamo già dato il via a una stagione contrattuale che ci vedrà impegnati nel rinnovo del contratto più grande della categoria, quello con Federmeccanica e Assistal, e anche per lanciare un messaggio al Governo e rivendicare una politica industriale tuttora assente e una visione per il futuro che porti alla risoluzione di tutte le crisi”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“Dal Governo – continua il leader Uilm – nonostante lo sciopero che abbiamo messo in campo a luglio scorso al Nord e al Sud d’Italia, non abbiamo avuto le rassicurazioni necessarie. La provincia di Ancona era storicamente la capitale del settore del bianco. Nel corso degli ultimi decenni c’è stata una progressiva chiusura di aziende e una deindustrializzazione, che ha portato alla perdita di migliaia di posti di lavoro e all’impoverimento del tessuto industriale ed economico”.
“Attualmente – aggiunge – preoccupa la situazione dell’elettrodomestico, qui abbiamo Whirlpool con circa mille dipendenti ed Electrolux con circa 200 dipendenti, a causa del crollo del mercato e conseguenti impatti importanti sulla produzione. A questo – spiega ancora Palombella – si aggiunge l’incertezza derivante dall’acquisizione del 75% di Whirlpool da parte dei turchi di Arcelik. Attualmente si sta attendendo l’ok dell’Antitrust europeo”.
“Inoltre – sottolinea – si hanno i primi effetti della transizione ecologica nei settori elettrodomestico e automotive, in particolare in quest’ultimo registriamo un calo della produzione dei trattori di CNHI, con il ricorso alla cassa integrazione anche se rimangono confermati gli investimenti previsti. Nella cantieristica, Fincantieri non ha particolari problemi, ma c’è da gestire la problematica dell’appalto che, come abbiamo spesso denunciato, è lì dove si annidano i maggiori problemi legati alla salute e sicurezza dei lavoratori”.
“Per quanto riguarda il contratto – conclude Palombella – come dicevo abbiamo iniziato una fase di coinvolgimento per elaborare una piattaforma che vede coinvolti 1,4 milioni di lavoratori. I temi sono importantissimi, a partire dal salario e dall’orario. Chiediamo infatti un aumento del salario per i lavoratori metalmeccanici e la riduzione dell’orario di lavoro. Costruiremo insieme ai delegati la piattaforma che definiremo entro la fine dell’anno, se possibile unitariamente a Fim e Fiom, prima di presentarla a gennaio alla controparte”.
Ufficio stampa Uilm