“L’Emilia-Romagna è uno dei territori principali per il nostro settore, con oltre 200mila lavoratori occupati principalmente in imprese piccole e medie ma anche in aziende leader mondiali che costituiscono filiere produttive strategiche e all’avanguardia come automotive, packaging, elettrodomestico, siderurgia e molti altri. È un territorio che può essere un ottimo punto di riferimento visto che qui il tasso di disoccupazione è bassissimo rispetto al resto del Paese”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“Nonostante questo – aggiunge – purtroppo non mancano le difficoltà. È inaccettabile la decisione di Marelli annunciata ieri di chiudere lo stabilimento di Crevalcore, dove lavorano 230 persone. Tutto il Gruppo sciopererà il 22 settembre per otto ore per chiedere all’azienda di ritirare la decisione e al Governo di convocare un tavolo di confronto. Questi sono anche gli effetti di una transizione ecologica non governata e che noi denunciamo da tempo”.
“In questo momento – dice ancora Palombella – anche Electrolux, a causa del forte rallentamento del mercato, vive un momento di difficoltà. Dopo il picco produttivo del 2021 abbiamo stipulato un accordo per uscite volontarie e un contratto di solidarietà per gestire questa situazione ed evitare licenziamenti collettivi. Chiediamo con urgenza un tavolo ministeriale per dare un futuro al settore dell’elettrodomestico in Italia”.
“Nel bolognese, nella cosiddetta motor valley – aggiunge il Leader Uilm – ci sono però esempi virtuosi su un tema che stiamo portando avanti e che spingeremo nel prossimo rinnovo del Ccnl Federmeccanica-Assistal, ovvero la riduzione dell’orario di lavoro. La sperimentazione funziona in Ducati, in Toyota, in Lamborghini dove la produzione aumenta a fronte di una riduzione oraria che non mette in discussione il salario. Questo è un tema importantissimo che va nella direzione della conciliazione vita-lavoro da noi perseguita”.
“Oltre alla riduzione dell’orario di lavoro – spiega – nella piattaforma per il rinnovo del contratto chiederemo ulteriori aumenti salariali per adeguare gli stipendi dei metalmeccanici al carovita e all’inflazione. Tutto questo è importante anche per affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale e dell’intelligenza artificiale. La piattaforma – conclude Palombella – la costruiremo insieme e la presenteremo il 4 e 5 ottobre a Napoli alla nostra Assemblea nazionale, subito dopo la discuteremo con Fim e Fiom per arrivare, si spera, a una proposta unitaria da presentare alla controparte a inizio 2024”.
Ufficio Stampa UILM