“In questo territorio ci sono settori predominanti, come quello dell’automotive che si sta già confrontando con la transizione ecologica e digitale e con l’inerzia del nostro Governo. Stiamo facendo i nostri Consigli regionali perché vogliamo costruire insieme a voi la futura piattaforma per il rinnovo del CCNL dei metalmeccanici. Tra i temi che riteniamo centrali c’è sicuramente quello dell’incremento salariale”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“Nonostante nello scorso rinnovo abbiamo previsto una clausola di salvaguardia – spiega – i lavoratori metalmeccanici hanno visto l’incremento salariale eroso da una eccessiva inflazione. Il nostro obiettivo è mantenere la clausola, ma anche chiedere un incremento salariale consistente per riacquistare potere d’acquisto e adattare gli stipendi al caro vita”.
“L’altro tema che metteremo al centro del prossimo rinnovo – aggiunge Palombella – sarà quello della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Riteniamo infatti che i tempi siano ormai maturi per iniziare a sperimentare forme di lavoro che possano finalmente portare a un miglioramento concreto del binomio vita-lavoro”.
“Sul piano industriale – dice il leader Uilm – la ex Sevel sta alzando la capacità produttiva giornaliera a 1.080 furgoni al giorno e ha ripreso a lavorare con recuperi e turni straordinari. Per quanto riguarda la Denso, dove è stata prorogata la cigs, abbiamo chiesto un nuovo incontro al Ministero delle Imprese e del made in Italy per denunciare il perdurare di una crisi che desta preoccupazioni sul futuro dell’azienda. Un segnale importante arriva da Honda Italia che fa registrare una crescita produttiva di circa 130mila moto da realizzare nell’anno in corso. Da quest’anno, nonostante la stagionalità del prodotto, il bacino dei lavoratori stagionali non saranno impiegati solo per 8-9 mesi ma lavoreranno 12 mesi consecutivi”.
“Resta alto il livello di attenzione sulle sorti della Magneti Marelli – continua Palombella – il legame esclusivo con Stellantis, per quanto fondamentale, continua a tenere Sulmona in una condizione di criticità. In LFoundry la situazione è insostenibile, ormai la metà dei lavoratori è in somministrazione. I precari subiscono ricatti contrattuali, sono esposti a logiche di part-time involontario che li rendono di fatto lavoratori poveri. L’azienda sfrutta il lavoro supplementare per fare riduzione dei costi, in un momento in cui il mercato dei semiconduttori vede i massimi profitti per gli azionisti. È arrivato il momento di richiamare LFoundry alla sua responsabilità sociale su questo territorio”.
“I problemi di questo territorio sono i problemi di tutto il Paese e del Sud Italia in modo particolare. Per questo – conclude Palombella – abbiamo deciso di scioperare il 17 novembre aderendo alle iniziative di Cgil e Uil sulla Manovra finanziaria. Chiediamo soluzioni alla politica, investimenti a lungo termine. Senza la tutela del nostro sistema sociale e industriale non c’è futuro”.