“Il settore metalmeccanico nell’area Nord della Toscana gode di buona salute, la ripresa a cui stiamo assistendo sta giocando un ruolo significativo, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia perché siamo entrati una fase di profondo cambiamento e gestire bene la transizione sarà fondamentale per non disperdere il patrimonio che possediamo”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, al Consiglio territoriale della Uilm area Nord Toscana.
“Iniziamo tutelando salute e sicurezza sul lavoro – aggiunge Palombella – la vita viene prima di tutto. In questi giorni sono stati fatti passi avanti nel confronto tra Cgil Cisl Uil e Draghi e finalmente la sicurezza sul lavoro è nell’agenda del governo. Le variabili che entrano in gioco sono molte, servono più controlli e le aziende che non rispettano le misure di sicurezza devono essere messe alle strette. Inoltre, dobbiamo avere un’attenzione particolare per i lavoratori degli appalti che sono purtroppo i più penalizzati”.
“Sul fronte delle aziende – dice – oggi è un giorno decisivo per i lavoratori della Sanac che stanno pagando il prezzo dello smantellamento dell’ex Ilva, circa 300 lavoratori, di cui 100 in questo territorio, a cui va la nostra solidarietà e anche il nostro impegno sebbene non sia un’azienda metalmeccanica. Ci auguriamo che oggi Sanac ottenga la proroga della fideiussione in modo da poter portare al tavolo della trattativa del piano industriale di Acciaierie d’Italia la condizione paradossale vissuta dai lavoratori di questa realtà così importante”.
“Ci sono buone notizie invece Tecnonamar, Skf, Nuova Oma, Baker Hughes nel territorio di Massa – prosegue il leader dei metalmeccanici della Uil – al netto dei problemi legati alle materie prime. Questo tema è trasversale e interessa, purtroppo, diverse realtà in tutto il territorio italiano, frutto di una politica industriale che non ha saputo progettare il futuro”.
“A Lucca non dimentichiamo tutto il settore della carta che non si è mai fermato – sottolinea ancora Palombella – e il settore nautico. Intanto alla Kme Italy, dove lavorano circa 600 persone, dopo anni di enormi difficoltà la creazione della nuova società con Eredi Gnutti di Brescia ha fatto sì che da giugno ci siano state 26 nuove assunzioni, cosa che non avveniva dal 2008. Anche qui purtroppo il prezzo delle materie prime e la difficoltà di approvvigionamento si fanno sentire”.
“Il nostro ruolo non deve mai venire meno – conclude – e soprattutto in questa fase dobbiamo incalzare il Governo affinché la ripresa sia duratura e reale, grazie all’utilizzo dei fondi del Pnrr e a investimenti mirati in settori strategici che potranno trainare la nostra economia”.
Ufficio Stampa UILM