La provincia di Latina è un patrimonio industriale fatto soprattutto di piccole e medie imprese, con alcune eccezioni come Leonardo, Slim Alluminium, Sicamb e altre realtà più grandi. Il territorio sta soffrendo, come del resto la gran parte del Paese, per l’aumento dei costi energetici, le aziende hanno difficoltà a sostenerli e spesso sono costrette a fermi di produzione nonostante i carichi importanti di lavoro. Questa condizione ha portato a una maggiore richiesta di cassa integrazione, ed è per questo che diciamo da tempo alla politica che è urgente trovare una soluzione per porre fine al conflitto in Ucraina”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
“La guerra – aggiunge – si è sovrapposta a una condizione già di per sé difficile come la pandemia, anche se avevamo appena iniziato a vedere una debole luce in fondo al tunnel. Se a questo aggiungiamo la transizione ecologica ci rendiamo conto di come l’Italia sia estremamente debole rispetto ad altri Paesi europei. Il Pnrr è di supporto, ma non è di certo esaustivo per una soluzione alla crisi. Il Governo deve tornare a mettere al centro dell’agenda politica il lavoro e la salvaguardia dell’industria manifatturiera”.
“Qui a Latina – spiega il sindacalista – le aziende sono prevalentemente siderurgiche e altamente energivore. Fortunatamente per ora non mancano le materie prime, ma non possiamo mai abbassare la guardia. Altro settore presente nel territorio è quello dell’aerospazio che è in difficoltà. Sicamb ha fatto richiesta di concordato preventivo per la crisi economica e Aviointiriors utilizza la cassa integrazione per mancanza di commesse. In passato il settore dell’elettronica ha sofferto molto con la perdita di circa 5mila posti di lavoro, ma la transizione ecologica può rilanciare queste professionalità”.
“La fase in cui ci troviamo ci pone ancora una volta di fronte al problema delle scelte da compiere. La politica deve decidere come vuole affrontare i problemi per traghettare il nostro Paese verso un futuro che garantisca lavoro, crescita e ricchezza. Noi non abbiamo mai smesso di esortare i Ministri competenti, non abbiamo mai smesso di compiere il nostro ruolo e non smetteremo certo adesso di essere al fianco dei lavoratori. Siamo pronti a fare la nostra parte”, conclude.