“La Provincia di Belluno ha la sua importante storia produttiva, sia industriale che artigianale, costituita da tante piccole e medie imprese di valore. Nel periodo della pandemia, che ha colpito fortemente questo territorio, il sindacato non ha mai lasciato soli i lavoratori, mettendo in campo ogni strumento a disposizione”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, al Congresso provinciale della Uilm Belluno.
“Alla Limana Costan-Epta – spiega – la maggiore fabbrica della metalmeccanica nel bellunese, 1.300 dipendenti producono banchi frigo industriali senza grossi problemi. La De Rigo a Sedico, stesso comparto del freddo con la produzione di celle frigorifere e banchi frigo, ha dovuto invece utilizzare qualche giorno di cassa integrazione per il difficile recupero dei materiali. Un tema che interessa tutto il territorio del nostro Paese”.
“La Pandolfo Alluminio di Lentiai e Feltre – aggiunge Palombella – è una grande azienda energivora e purtroppo il caro bollette e l’aumento dei prezzi dovuto alla guerra in Ucraina ha mandato il sistema in sofferenza provocando una contrazione del mercato. Come sindacato siamo sempre impegnati a chiedere la fine del conflitto nel più breve tempo possibile, il nostro Paese si è dimostrato molto vulnerabile e non possiamo reggere troppo a lungo”.
“Se nel complesso le aziende metalmeccaniche del territorio stanno bene – dice ancora il sindacalista della Uilm – non possiamo non considerare la contemporaneità di eventi come pandemia, guerra e infine transizione ecologica che rischiano di creare grossi danni occupazionali se non gestiti adeguatamente”.
“Il Governo deve compiere delle scelte – conclude Palombella – e deve farlo ora, non possiamo più rimandare, dobbiamo immaginare e costruire insieme l’Italia di domani dove noi, senza ombra di dubbio, continueremo ad avere un ruolo centrale”.