“Il 25 giugno 2021 abbiamo siglato proprio qui a Melfi un accordo storico per lo stabilimento Fca gettando così le basi per il futuro piano di transizione delle fabbriche italiane verso l’elettrificazione. Il progetto riguarda la produzione di quattro vetture full electric a partire dal 2024 e noi faremo in modo non solo che l’obiettivo venga rispettato da Stellantis, ma anche che nessun lavoratore venga lasciato indietro. Purtroppo, a causa della mancanza di microchip e semiconduttori questo mese di giugno lo stabilimento ha subito un nuovo fermo dimostrando, ancora una volta, quanto il sistema sia vulnerabile e quanto sia necessario fare i giusti investimenti per cogliere l’opportunità della transizione ecologica”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“Condividiamo – aggiunge – la decisione del Parlamento Ue sulla conferma della data per il passaggio al motore elettrico, perché pensiamo che una dilatazione dei tempi non giocherebbe più a nostro favore. Sarebbe più opportuno, invece, che la politica smettesse di non scegliere e iniziasse a programmare seriamente il futuro industriale del nostro Paese. Non dobbiamo arrivare all’appuntamento con l’affanno, ci dobbiamo arrivare pronti. Occorre formare bene i lavoratori della componentistica che saranno i più colpiti dal passaggio, dobbiamo salvaguardare tutte le professionalità”.
“La Uilm di Basilicata – spiega il leader dei metalmeccanici della Uil – è crescita molto in questi quattro anni diventando l’Organizzazione sindacale metalmeccanica più rappresentativa su tutto il territorio regionale. In realtà come Stellantis e Marelli a luglio del 2021 abbiamo vinto le elezioni per la quinta tornata elettorale consecutiva. Il territorio ha tutte le carte in regola per diventare attrattivo”.
“A Tito Scalo, per fare un altro esempio, sono presenti due dei più grandi player al mondo per quanto riguarda l’innovazione tecnologica, Hitachi e Smart Paper (Gruppo Indra). Insieme al CNR, all’Università di Basilicata e alla Regione bisogna creare un progetto che guardi al futuro e metta a sistema territorio, professionalità̀ e tecnologia avanzata perché – conclude Palombella – i territori sono la vera ricchezza del nostro Paese”.