Il 2 luglio si è svolto l’incontro con i vertici di Finmeccanica, richiesto da tempo dalle Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm per chiarimenti rispetto all’assetto della filiera dell’elettronica per la difesa, anche nel contesto dell’acquisizione della società statunitense DRS da parte del Gruppo.
Nell’incontro sono state fornite informazioni di contesto rispetto alle caratteristiche del settore, ai mercati di riferimento ed alle prospettive degli stessi, per i quali nei prossimi anni, nonostante la crisi economica e finanziaria internazionale, è prevista una crescita. Con l’acquisizione di DRS, Finmeccanica è il 7° operatore a livello mondiale ed il 2° a livello europeo.
Secondo l’A.D. è confermato l’assetto attuale delle aziende, che si inquadra in un modello industriale che vede Selex Sistemi Integrati al vertice della piramide di cui fanno parte le altre aziende dell’elettronica per la difesa, in quanto “prime contractor” di riferimento per l’offerta relativa a grandi sistemi, confermando quindi la strategia complessiva che vede un adeguato ruolo anche per sottosistemi e singoli prodotti nella costruzione di offerte integrate, ferma restando la difficoltà costituita dal fatto che la stessa domanda tende ad essere frammentata e che quindi resta necessario un adeguato grado di flessibilità nella costruzione delle offerte.
Il ruolo di DRS è quello di agire in parallelo o nell’ambito di tale modello, al fine di completare e valorizzare l’offerta complessiva, escludendo quindi una possibile competizione sui mercati internazionali.
A tale proposito Finmeccanica ha dichiarato di voler esercitare un forte ruolo di coordinamento non solo rispetto alla costruzione delle offerte commerciali, ma anche rispetto alla costruzione dei budget delle aziende, dei rispettivi business plan e dei prodotti.
Per il futuro è previsto un aumento degli investimenti anche all’estero, in vista del fatto che molte normative nazionali, per consentire l’accesso nel proprio mercato interno, richiedono la costituzione di società in loco. A tale proposito Finmeccanica ha tuttavia dichiarato che tali processi verranno gestiti in modo da evitare la dispersione del know-how delle aziende del Gruppo, che dovrà rimanere centralizzato in Italia.
Le sovrapposizioni esistenti, in base alle dichiarazioni dei vertici di Finmeccanica, allo stato attuale non vedono interventi a breve termine, mentre resta in corso un’analisi complessiva, in particolare rispetto al software.
Le OO.SS. hanno richiesto di poter approfondire ulteriormente le informazioni nell’ambito di ulteriori incontri specifici rispetto ai vari settori di attività ed ai rispettivi scenari di riferimento, hanno apprezzato l’impegno rispetto alla comunicazione e discussione preventiva a fronte di eventuali mutamenti dello scenario descritto. Per le OO.SS. è necessario verificare la visibilità di lungo periodo di tale quadro di stabilità anche al fine di monitorare l’attuale “studio” delle “aree di confine” tra le diverse aziende del Gruppo.
Finmeccanica si è infine impegnata con Fim, Fiom, Uilm nazionali ad una comunicazione e discussione preventiva, qualora tale analisi dovesse riscontrare l’opportunità di eventuali aggiustamenti.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 6 luglio 2009