Le OO.SS. Nazionali ed il Coordinamento delle RSU del settore metalmeccanico e telecomunicazioni di Eutelia nella giornata del 12 Gennaio u.s. si sono incontrati con l’azienda presso il Ministero dello Sviluppo.
Erano presenti molti lavoratori in rappresentanza di tutte le sedi del territorio nazionale che hanno partecipato al presidio/manifestazione ai quali va il nostro ringraziamento considerate anche le condizioni atmosferiche su Roma.
Il Funzionario del Ministero ha chiesto ai Coordinatori Nazionali delle OO.SS. dei metalmeccanici e delle telecomunicazioni una preventiva disamina nel suo ufficio della situazione per esplorare le intenzioni delle parti e verificare le reali disponibilità al confronto.
Nella riunione il Ministero ha introdotto la discussione dichiarando la sua forte preoccupazione per la situazione aziendale e per le possibili ricadute che eventuali azioni non concordate potrebbero avere per la società ed i lavoratori, dando poi la parola alle OO.SS. Nazionali.
Come OO.SS. abbiamo richiesto che, prima di procedere a qualsiasi discussione sulla situazione aziendale e sulle possibili soluzioni, l’azienda receda dalla sua volontà di aprire la procedura per i licenziamenti collettivi così come annunciato nell’incontro dell’8 Gennaio u.s.
Infatti, nessuna discussione può cominciare con un atto unilaterale e grave come quello del licenziamento della stragrande maggioranza dei lavoratori. Come OO.SS. abbiamo ribadito che lo strumento di gestione della crisi è già in campo ed è il Contratto di Solidarietà che Sindacato e Azienda hanno concordato e sottoscritto per evitare sia gli esuberi che la CIGS a perdere.
Il tutto appare ancora più paradossale alla luce del fatto che molte sono ancora le attività con i clienti (in particolare pubblici) e che una procedura di licenziamento aperta in questo modo produrrebbe ulteriori danni alle attività aziendali ed ai rapporti con i clienti. Così come spesso fatto, il vero pericolo per la società sono le stesse azioni che la società mette in atto.
Non vi sono dubbi infatti che, se i clienti dovessero dirottare le commesse su altre aziende (visto che Eutelia stessa dichiara di non potere/volere mandarle avanti), anche le eventuali trattative con possibili acquirenti annunciati dalla società salterebbero in quanto non ci sarebbe più interesse ad acquisire.
Si è poi chiesto che il Ministero, considerata l’estrema delicatezza della situazione su diversi versanti, svolga un ruolo molto più propositivo e di indirizzo rispetto alla società ed alle sue iniziative.
L’azienda ha continuato a non fornire alcuna informazione sui motivi della dismissione, sulle valutazioni di carattere economico e/o industriale di tale decisione dichiarando solamente che non poteva non procedere con le decisioni assunte dal Consiglio d’Amministrazione.
Come OO.SS. abbiamo fermamente ribadito l’assoluta indisponibilità ad aprire un nuovo confronto cancellando con un colpo di spugna l’accordo sulla Solidarietà per aprire la strada unilaterale dell’azienda ai licenziamenti e alle dismissioni delle attività.
L’Azienda, a fronte della fermezza delle OO.SS. e degli inviti a rivedere la posizione assunta da parte del Ministero, ha chiesto di poter avere 48 ore di tempo per valutare le richieste.
Sulla base di quanto dichiarato dall’azienda l’incontro con tutta la delegazione sindacale (Coordinamento e OO.SS.) ha avuto luogo solo con il funzionario del Ministero ed è stato aggiornato, con l’impegno del Ministero dello Sviluppo Economico di riconvocare le parti al momento della comunicazione di Eutelia.
Poiché siamo convinti che in ogni caso per affrontare questa situazione sarà necessario mettere in campo tutte le iniziative possibili, come Coordinamento Nazionale si è deciso di procedere comunque con richieste di incontro a tutti gli enti locali (Comuni, Provincie e Regioni), al Ministero delle Infrastrutture (Telecomunicazioni), ai gruppi parlamentari di Camera e Senato, comunicati stampa e, per una giornata di lotta per il giorno 23 Gennaio p.v., con una grande Manifestazione Nazionale da tenere ad Arezzo per protestare e rendere visibile la drammatica situazione che i lavoratori Eutelia stanno vivendo, per protestare contro la reale intenzione della proprietà di far morire una delle più importanti realtà informatiche/Tlc del nostro paese.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
FISTEL, SLC, UILCOM NAZIONALI
Roma, 14 Gennaio 2009