Nel pomeriggio a Torino si è tenuto il secondo incontro informativo previsto oggi con CNHI, dedicato alla divisione movimento terra con l’AD Carl Gustaf Goransson.
Secondo quanto detto dall’AD, in Europa si sta lavorando per tornare a essere redditizi, dopo un decennio di perdite.
La decisione di riconvertire San Mauro da stabilimento di produzione a polo logistico, secondo la direzione aziendale, è dovuta ai gravi problemi e alle perdite accumulate nella joint venture con i partner asiatici nella produzione di escavatori e mini escavatori. Per la logistica invece costituisce un vantaggio l’ottimo posizionamento di San Mauro rispetto alle principali vie di comunicazione. Infine è stata dichiarata da parte aziendale l’intenzione di cercare soluzioni condivise per affrontare le potenziali 110 eccedenze che la riconversione comporta, anche con opportunità di ricollocazione all’interno del gruppo.
Per quanto riguarda lo stabilimento di Lecce, che resterà evidentemente l’unico riferimento produttivo in Europa, la priorità secondo la Direzione sarà recuperare competitività, per approfittare al meglio della auspicata ripresa del settore. Peraltro Lecce è caratterizzata da una notevole complessità, per via della pluralità di prodotti, e bisognerà lavorare affinché questa caratteristica si riveli un vantaggio e non un limite. In ogni caso i volumi nel periodo 2020-2024 del piano sono previsti in significativa crescita.
I prossimi appuntamenti con CNHI sono l’incontro informativo su Iveco l’11 e quello sul settore macchine agricole il 14. Ma naturalmente confidiamo in una prossima convocazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico per discutere con l’azienda gli aspetti del piano industriale su cui abbiamo espresso le nostre perplessità o la nostra contrarietà. L’obiettivo sindacale irrinunciabile è scongiurare gli esuberi.
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