Una grande manifestazione dei lavoratori della Ciet, giunti da diverse regioni d’Italia, ha sfilato per le vie della città di Arezzo. Raggiungendo la sede dell’Associazione Industriali dove si è tenuto un rumoroso presidio per l’intera giornata, a sostegno della delegazione sindacale trattante.
Lo sciopero di 8 ore ha visto un’altissima adesione, con punte del 100% in diversi cantieri. Circa 2/3 degli operai della Ciet erano presenti alla manifestazione.
Lo sciopero indetto contro la procedura di mobilità aperta da Ciet, che prevede il licenziamento del 25% dei lavoratori, è stato aggravato nelle motivazioni dalla eversiva decisione della società di non pagare le retribuzioni di febbraio ai lavoratori dei cantieri di Ascoli Piceno e Savona.
Per questa seconda ragione l’incontro si è aperto con una delegazione allargata, che oltre a comprendere i delegati RSU e le segreterie sindacali, vedeva la presenza di operai dei due cantieri. La direzione durante tale incontro ha dichiarato che le motivazioni del mancato pagamento della retribuzione sono un atto unilaterale, dettato dalla ridotta produttività dei cantieri stessi. Confermando di fatto che si trattava di un atto di “ritorsione”. Ha annunciato che il proprietario dell’azienda Mancini, avrebbe nei prossimi visitato i cantieri.
Il sindacato nel respingere qualsiasi accusa verso i lavoratori, tra l’altro mai formalmente contestati nella loro attività, ha dichiarato che tale atto è fuori da qualsiasi legittimità contrattuale e normativa e che sarà attivato sul piano sindacale e legale tutto il possibile per rispondere a quello che rischia di diventare un gravissimo e inaccettabile precedente.
Sentite le ragioni dell’azienda e interrotto l’incontro, il Coordinamento dei delegati RSU ha deciso all’unanimità, su proposta sindacale, di non partecipare più al primo incontro sulla procedura di mobilità e delegando a tal fine una ristretta rappresentanza.
Allo stesso tempo è stato dichiarato lo sciopero di tutta la Ciet contro questo atto unilaterale.
Gli scioperi saranno articolati a seconda dei cantieri, con Ascoli e Savona che scioperano giovedì e venerdì 8 ore con incontri presso i prefetti, mentre tutto il gruppo farà sciopero venerdì prime due ore (salvo diverse disposizioni della RSU). Ulteriori iniziative di tutti i lavoratori saranno annunciate nella prossima se non arrivano le retribuzioni.
RIUNIONE DI PROCEDURA
Nella riunione sulla mobilità la direzione ha confermato l’intenzione:
– di riorganizzare l’attività riducendo i lavoratori diretti per recuperare competitività attraverso il sub appalto;
– di ridurre gli organici come da procedura, motivando tale decisione oltre che per un calo dei volumi assegnati da Telecom (- 17 milioni in 3 anni), anche per l’ennesimo taglio ai valori economici delle commesse che il committente Telecom impone con l’accettazione di un nuovo contratto con significative riduzioni di valore. Taglio che se non accettato vedrebbe Telecom rivolgersi verso altre aziende (di back up) minori presenti nel settore.
Mente sulla fusione tra Ciet e Icot la direzione afferma che è tramontata, in quanto i nuovi manager della Telecom non sono più così interessati alla concentrazione delle aziende, diversamente dai precedenti.
Come sindacato abbiamo espresso contrarietà ai licenziamenti, anche in relazione ai carichi effettivi di lavoro presenti in Ciet in questo momento, e agli straordinari che si sono fatti fino alla dichiarazione dello sciopero; respingendo l’ipotesi di sub appaltare parte delle attività, oltre alla quota già esistente (30% circa delle commesse).
Mentre la contrarietà alla polverizzazione del settore è dettata dalla necessità di mantenere sia l’occupazione, ma anche standard minimi di sicurezza e regolarità nelle attività che vengono svolte.
La riunione si è conclusa con la fissazione di un nuovo incontro per il 15 di aprile. Nel frattempo è in programma per venerdì 3 aprile ’09 una prima riunione presso gli Assessorati della Regione Toscana, utile ad aprire un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati. Venerdì 10 è convocato il Coordinamento RSU per fare il punto della situazione anche in relazioni ai vari incontri e decidere eventuali ulteriori azioni.
STANTE LA DIFFICILE SITUAZIONE CHE SI STA AFFRONTANDO È NECCESSARIA LA MASSIMA UNITÀ E DETRMINAZIONE PER LA DIFESA DEL SALARIO E DEI POSTI DI LAVORO.
IL COORDINAMENTO RSU CIET
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 2 aprile 2009