COORDINAMENTO RSU CIET: NO AI LICENZIAMENTI. PUNTUALITÀ RETRIBUZIONI RUOLO ISTITUZIONI
Il CoordinamentoRSU Ciet, dopo aver valutato molto positivamente la partecipazione alla manifestazione e allo sciopero del primo aprile dei lavoratori, e utile l’incontro fatto con la regione Toscana, ritiene inaccettabile quanto emerso dal primo incontro di procedura di mobilità (licenziamenti) aperta dalla direzione Ciet.
Nel confermare la contrarietà a qualsiasi licenziamento, è stata ribadita la non compatibilità tra la mobilità e lo spostamento delle attività a ditte di sub appalto, come annunciato nell’incontro di procedura dalla direzione Ciet, quale futuro modello organizzativo dell’impresa per recuperare valore economico.
Il Coordinamento RSU ritiene che attualmente non vi sia scarico di lavoro, in quanto c’è la piena attività compresa la giornata del sabato, sospeso solo per lo sciopero dichiarato dal sindacato. Rimangono anche delle riserve sulla cortezza della procedura stessa, in verifica presso i nostri esperti.
Pertanto è necessario che Ciet modifichi profondamente la posizione, come condizione per ricercare una soluzione che non penalizzi l’occupazione e la centralità delle attività dei lavoratori CIET.
È necessario che tutte le istituzioni siano coinvolte (ministeri, regioni, prefetture ecc…) e che impegnino la loro autorevolezza per intervenire verso la CIET, sia per verificare la concreta situazione della società, sia coinvolgendo il committente Telecom (mandante dei problemi), al fine di ridare equilibrio alle attività e al settore. Rimane necessario e prioritario un intervento strutturale degli investimenti, che favorisca il rinnovamento della rete con particolare riferimento alla banda larga.
I ritardi dei pagamenti, per qualsiasi ragione, non possono essere tollerati. Il Coordinamento, nell’incontro del 15 confermerà che in caso del ripetersi dei ritardi, così come accaduto a febbraio nei cantieri di Savona e Ascoli che hanno ricevuto i soldi in aprile, saranno attuate tempestive iniziative di lotta in tutti i cantieri.
Le ferie forzate, per alcuni operai, sono un tentativo per giustificare la procedura di mobilità. Le ferie/par forzati che Ciet sta comunicando, sono una violazione contrattuale, di statuto dei lavoratori e di legge, illegittima. Pertanto vanno respinte (salvo non sia interessato il lavoratore), comunicando l’indisponibilità a tale decisione e offrendo la prestazione lavorativa. Il sindacato si riserva tutte le azioni più opportune.
Rimangono confermate tutte le iniziative di lotta già programmate e il Coordinamento dei delegati RSU si riserva di attuare nuove forme di mobilitazione, allargandole a tutto il gruppo Ciet, dopo la valutazione dell’incontro del 15 aprile p.v e le assemblee con i lavoratori.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 10 aprile 2009