Nella giornata di martedì 2 marzo 2021 si è tenuto un incontro in modalità remoto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale Unionmeccanica Confapi, scaduto nello scorso mese di ottobre.
Durante il confronto è stata nuovamente presa in esame tutta la parte normativa facente parte della piattaforma presentata da Fim Fiom Uilm, verificando le disponibilità da parte di Unionmeccanica rispetto alle richieste avanzate.
Per quanto riguarda il tema dell’inquadramento professionale Unionmeccanica ha ribadito che da parte delle loro imprese associate non sono pervenute significative richieste di revisione dell’attuale inquadramento. Nonostante questo aspetto, da parte loro pur non sussistendo vincoli di natura pregiudiziale, si renderebbero disponibili a valutare insieme a Fim Fiom Uilm il tipo di intervento da effettuare sulla predetta materia, valutando anche una possibile eliminazione del primo livello professionale e il conseguente passaggio dei lavoratori al secondo livello, alla luce del tipo di modiche che si andrebbero a concordare.
Per quanto riguarda il tema della formazione obbligatoria, pur riconoscendo il fatto che nello scorso contratto molte imprese non hanno adempiuto in modo corretto, Unionmeccanica sarebbe disponibile a riconoscere dal prossimo contratto un meccanismo di slittamento delle eventuali ore non svolte ma senza riconoscere nulla per quanto le ore del triennio precedente.
Sul tema dell’ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro è stata riconfermata la disponibilità a lavorare ulteriormente sul tema dei break formativi implementando la normativa a sostegno delle esperienze aziendali. Di diverso tenore sono state le risposte sul tema dei diritti di informazione e/o partecipazione dove per il numero degli occupati e per la pratica in uso nella maggior parte delle imprese non si ravviserebbe la necessità di implementare pratiche aziendali o a rivedere i limiti dimensionali oggi previsti.
Riguardo del mercato del lavoro Unionmeccanica ha evidenziato la necessità di rivedere la norma contrattuale evitando possibili contrasti con la norma di legge che potrebbe generare dubbi interpretativi alle imprese.
Sul tema dello smart working la disponibilità di Unionmeccanica è condizionata dal fatto che le caratteristiche di utilizzo dello strumento in particolare nelle piccole imprese, deve prevedere una ridotta regolamentazione dello strumento nel contratto collettivo in linea con la norma di legge.
Da parte di Fim Fiom e Uilm pur apprezzando alcune risposte date rispetto alle richieste contenute in piattaforma, risultano ancora non sufficienti alcune disponibilità in particolare su alcuni punti come sul tema della formazione, inquadramento e diritti di informazione. Da parte nostra è stata avanzata la necessità di introdurre una norma a tutela delle donne vittime di violenza, su cui Unionmeccanica si è resa disponibile in linea con l’accordo Interconfederale già sottoscritto.
Infine, sul tema del salario da parte di Fim Fiom Uilm è stata nuovamente sollecitata una risposta complessiva su tutte le partite economiche richieste essendo ormai ad una fase avanzata del negoziato.
Su questo punto Unionmeccanica ha dichiarato di non avere alcuna pregiudiziale ma nel contempo ha chiesto la possibilità di avere ancora qualche giorno per un’analisi più approfondita delle richieste sindacali anche alla luce delle recenti novità intercorse (sottoscrizione del CCNL Federmeccanica).
Considerando le risposte date e la necessità di Unionmeccanica di una valutazione propria il confronto è stato aggiornato a giovedì 18 marzo, non più in modalità remoto ma con delegazioni presenti.
Fim, Fiom, Uilm nazionali