“Rinnovare il contratto in un momento difficile come quello che stavamo vivendo in quei mesi di trattativa – tra pandemia, crisi economica e politica – non era affatto scontato, ma noi metalmeccanici abbiamo sempre tracciato la strada e il 5 febbraio 2019 abbiamo scritto la storia ancora una volta”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm al seminario Aisri dedicato proprio al Ccnl Federmeccanica-Assistal.
“L’ultimo rinnovo – aggiunge – ha rafforzato da una parte il contratto del rinnovamento del 2016, quando abbiamo messo al centro welfare e formazione, e ha ridato dall’altra dignità ai lavoratori metalmeccanici incrementando il salario in un momento in cui sembrava impossibile. Si tratta di due grandi contratti, non a caso firmati unitariamente da Fim Fiom Uilm”.
“Le relazioni industriali e tutto il Paese ne escono indubbiamente rafforzate – continua Palombella – poiché la centralità del contratto collettivo nazionale di lavoro è il primo segnale di vitalità e di forza di un settore definito da tutti strategico e indispensabile, e dal quale dipendono oltre 1 milione e 500mila lavoratori”.
“Continuare a parlarne con la parte datoriale, farlo in un contesto giovane come quello universitario, è fondamentale per tenere sempre alta l’attenzione su uno strumento più volte messo volutamente in discussione dalla politica e che invece oggi diventa ancora più carico di significato. Il contratto – conclude il leader Uilm – è il primo strumento di tutela dei lavoratori e i lavoratori sono gli unici in grado di dare valore alle imprese e, di conseguenza, alla nostra economia”.
Ufficio Stampa Uilm