“L’incontro di oggi inserisce un ulteriore tassello all’articolata discussione che stiamo facendo sulla nostra piattaforma contrattuale. I rischi, i pericoli, le insidie non provengono solo dalla pandemia ma anche dall’aumento delle disuguaglianze che sta interessando il nostro Paese e i lavoratori. Dobbiamo evitare che ciò accada e la nostra priorità è salvare il contratto rinnovandolo, ma rinnovandolo bene. Un buon contratto avrebbe una funzione fondamentale per il rilancio del nostro Paese”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, al termine dell’incontro a Reggio Emilia nell’ambito della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.
“Il mercato del lavoro negli ultimi anni ha risentito molto di un’assenza di protagonismo sindacale e confindustriale e ha subìto la legislazione con l’adozione di provvedimenti sbagliati che hanno diminuito le tutele e i diritti dei lavoratori – sottolinea il leader Uilm – Inoltre non si è risposto alle specificità dei settori industriali, in particolare quello metalmeccanico”.
“Riguardo il sistema degli appalti abbiamo denunciato più volte l’utilizzo esclusivamente per risparmio economico da parte delle aziende. L’invenzione da parte delle aziende del contratto multiservizi ha deregolamentato il sistema, aggirando le norme e le tutele previste dai contratti nazionali di lavoro – aggiunge – In questo contesto i lavoratori sono i più esposti, cambiano in continuazione, si vincono gare a ribasso, si riduce la formazione e la sicurezza. Dobbiamo garantire tutte le tutele possibili ai lavoratori e fare una radicale scelta di campo che riporti le condizioni di normalità”.
“La ripresa del nostro Paese passa attraverso la salvaguardia di ogni posto di lavoro – continua – Questo contratto deve rappresentare un vero patto che si fondi sulla difesa delle nostre aziende metalmeccaniche con la consapevolezza che questo passa necessariamente dalla salvaguardia dell’occupazione”.
“Con l’incontro di oggi si chiude un ciclo di quattro giornate di discussione intensa che però non hanno prodotto finora nessuna intesa, neppure parziale” prosegue.
“Dal 7 ottobre la trattativa entrerà nel vivo con la discussione sui salari – conclude – Per noi è essenziale e imprescindibile aumentare i salari e il potere d’acquisto dei lavoratori, fondamentali per dare un segnale di fiducia e una prospettiva positiva in questo momento di forte incertezza”.