Il 16 gennaio 2020 presso il ministero del Lavoro di via Fornovo Fim e Uilm hanno siglato un accordo che chiude la drammatica vertenza iniziata il 25/10/2019 all’atto dell’avvio della procedura di licenziamenti collettivi per 233 lavoratori.
Dopo numerosi incontri sia in sede istituzionale che in sede sindacale, tenuti unitariamente per convertire in cassa integrazione i licenziamenti, è stato necessario firmare un accordo articolato di gestione della rotazione e delle trasferte dei lavoratori presso i cantieri attivi e con esigenza di personale, per evitare il trasferimento coatto senza alcuna tutela economica.
L’accordo ha validità di un anno e prevede la rotazione equa e di tutti i lavoratori di Napoli (che è il cantiere con maggiori esuberi strutturali), inoltre l’impegno da parte aziendale nella ricerca di nuove commesse a cui destinare i lavoratori in base al criterio prioritario della vicinanza territoriale.
La Fim e la Uilm, pur consapevoli di derogare esclusivamente al trattamento di trasferta così come previsto dal CCNL, hanno ritenuto che in presenza di licenziamenti e della possibilità, da parte aziendale, di utilizzare altri istituti contrattuali più penalizzanti questo fosse il miglior punto di equilibrio per gestire una vicenda salvaguardando gli aspetti occupazionali e professionali dei lavoratori.
Fim e Uilm nazionali