“La crisi causata dal Covid-19 ha colpito duramente Brescia e la sua provincia, con migliaia di morti e un sistema produttivo messo in grave difficoltà. Questo territorio è uno dei più industrializzati della Regione Lombardia e del nostro Paese, con una forte propensione commerciale verso l’estero dei settori industriali, in particolare quello metalmeccanico. Si sono verificati gravi conseguenze sulle esportazioni e importazioni, diminuite rispettivamente del 28,3% e del 27,4% nel secondo trimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, registrando il dato peggiore dal 2009. Si tratta della perdita di centinaia di milioni di euro a causa della pandemia. I dati degli ultimi mesi evidenziano una timida ripresa del settore industriale ma lontana dai livelli pre-crisi e con una difficoltà di liquidità delle aziende. Nel comparto metalmeccanico una delle maggiori vertenze aperte è quella di CnhI, dopo la decisione dell’azienda nel luglio scorso di voler chiudere la sede bresciana, mettendo a rischio occupazionale duemila lavoratori. Dopo numerose proteste e manifestazioni, l’azienda è tornata sui propri passi, recedendo dalla chiusura e dichiarando il rispetto degli impegni sull’elettrificazione ma contestualmente il ricorso ai contratti di solidarietà per 30 mesi, situazione che non ci fa stare sereni se non accompagnata da una stabile prospettiva occupazionale. Continueremo a monitorare costantemente la situazione per salvaguardare ogni posto di lavoro e il futuro dello stabilimento”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale della Uilm, al termine del consiglio territoriale della Uilm Brescia, per la prima volta svoltosi in presenza dopo il periodo di lockdown.
“Da Brescia – sottolinea il leader Uilm – può ripartire la ripresa del settore industriale e in particolare di quello metalmeccanico del nostro Paese. La manifattura può rappresentare il volano per il ritorno alla crescita italiana”.
“Nei prossimi giorni e settimane, fino a metà ottobre, si svolgeranno incontri per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici – aggiunge – nei quali ci aspettiamo delle risposte positive sull’aumento salariale da parte di Federmeccanica. Investire sui lavoratori e dare loro maggiore potere d’acquisto sono essenziali per il rilancio del nostro Paese”.
“I prossimi mesi saranno importanti per capire la dinamica economica, sociale e occupazionale del nostro Paese – conclude – dopo la fine del blocco dei licenziamenti dovremo affrontare il tema della difesa del lavoro, anche con la previsione di una riduzione di orario a parità di salario”.
Ufficio stampa Uilm