Bosch, Uilm: riunione sindacale annuale nazionale Bosch Milano

Dichiarazione di Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto ed elettrodomestici, e Riccardo Falcetta, Segretario della Uilm di Bari e coordinatore nazionale Uilm del gruppo Bosch che ha partecipato personalmente alla sessione di prova a Milano

“Il futuro del Diesel non è ancora in fase di estinzione, anzi potrebbe durare ancora per più di 20 anni. Questo il messaggio a margine dell’Assemblea nazionale di Milano dove Bosch ha deciso di organizzare una serie di incontri pubblici istituzionali in cui mostrare la bontà delle soluzioni Diesel dando la possibilità di testare realmente, attraverso numerose sessioni di guida, le reali emissioni che una macchina Diesel produce. Tutto questo attraverso il nuovo sistema di monitoraggio emissioni ‘Real Driving Emission’ creato a inizio del 2016 dal Parlamento europeo che permette di misurare il livello di emissioni non soltanto sui banchi prova, ma anche durante un normale giro per le città o su strade urbane.

I test di guida hanno dimostrato che grazie al filtro antiparticolato si è azzerata totalmente la quota di PM emessa nell’atmosfera. Ma soprattutto, di straordinaria importanza, è il fatto che Bosch grazie ai suoi nuovi propulsori abbia ridotto il nuovo nemico NOx (monossido di azoto), sostanza inquinante più piccola e più facile da inalare, tra 13mg/Km in ciclo extraurbano e 40mg/Km in città, nettamente al di sotto dei limiti 120 mg/Km imposti dalla Ue entro il 2020.

L’ad Italia Gerhard Dambach ha parlato anche dello stabilimento Bosch di Bari, dove lavorano circa 2mila dipendenti e ha confermato l’impegno nel continuare sulla strada della diversificazione, come anche quella di diventare fornitore ufficiale per gli altri stabilimenti Bosch. Molto però dipenderà dalle scelte politiche che si faranno in Italia e in Europa nel settore automotive. Del resto, il problema riguarda tutta l’industria del diesel, che oggi in Italia offre occupazione in modo diretto a 50mila lavoratori e in modo indiretto a circa 150mila”.

Ufficio stampa Uilm