“Ci sono i presupposti per cercare di condividere con Bosch un percorso condiviso che tuteli sia il sito di Nonantola in provincia di Modena sia il sito di Bari, nell’ambito di un principio di solidarietà infragruppo sindacalmente doveroso ma anche di equilibrio e di prudenza, per non correre il rischio di indebolire alcun stabilimento”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile dei settori auto e elettrodomestici, e Riccardo Falcetta, segretario della Uilm di Bari e coordinatore nazionale del gruppo.
“La Direzione aziendale – proseguono i sindacalisti della Uilm – ha illustrato al tavolo nazionale i contenuti dell’ipotesi di accordo raggiunta a Nonantola (Modena), relativa alla stabilizzazione dei colleghi precari e allo svolgimento di studi di fattibilità di possibili trasferimenti di produzione verso Bari. Si tratta di un’intesa che avvia un percorso che si concluderà a marzo, anche se lo studio di fattibilità è già in uno stadio avanzato, tanto che ci è stato esposto un quadro sintetico di alcune linee di prodotti che potrebbero essere oggetto di riallocazione. Confidiamo che anche grazie ad essa riusciremo a costruire un percorso condiviso ed equilibrato, che tuteli i lavoratori di entrambi i siti industriali. Anzi dobbiamo avere l’ambizione di raggiungere un quadro stabile che nel complesso rafforzi la competitività delle fabbriche italiane”.
“Entro marzo – concludono Ficco e Falcetta – confidiamo di poter arrivare a un accordo. Nel frattempo proveremo a prendere contatti con il Ministero dello Sviluppo economico, per verificare se è possibile ricevere un sostegno istituzionale e per chiarire che provvedimenti come il famigerato bonus-malus sull’acquisto delle autovetture sono fortemente penalizzanti per la nostra industria. Siamo convinti che per dare un futuro allo stabilimento di Bari occorre renderlo un competitore positivo all’interno del gruppo, anche formando adeguatamente il personale, al fine di poter attirare ulteriori lavorazioni dalle altre realtà europee e di diversificarne la produzione oltre il diesel, che come noto in questa fase fortemente osteggiato dalla politica”.
Le parti hanno preso appuntamento per il 19 febbraio e 28 marzo 2019.