Bosch, Ficco-Falcetta (Uilm): “Per Bari occorre partire con la solidarietà infragruppo e interessare le Istituzioni”

“A Bosch abbiamo chiesto di agire su due fronti verso lo stabilimento di Bari: innanzitutto attivare una politica di solidarietà infragruppo e in prospettiva immaginare nuove missioni industriali nell’ambito della transizione energetica auspicabilmente coinvolgendo le Istituzioni pubbliche”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Riccardo Falcetta, segretario Uilm di Bari.

“Per quanto riguarda la solidarietà infragruppo, pensiamo – spiegano Ficco e Falcetta – che sia giusto prima saturare gli stabilimenti Bosch e solo dopo assegnare lavoro a terzisti. Ma oggi accade il contrario e dunque chiediamo che a Bari possano essere allocate produzioni oggi date all’esterno. La Direzione aziendale ci ha detto di condividere in linea di principio la nostra proposta, ma chiediamo di arrivare ad un accordo formale e poi ad azioni concrete dall’impatto occupazionale apprezzabile”.

“Per quanto riguarda la transizione energetica – proseguono Ficco e Falcetta – chiediamo alla Direzione del gruppo di immaginare nuove missioni produttive compatibili con quel processo che nel bene e nel male l’Unione europea ha deciso di intraprendere. Può darsi che la stessa UE debba in futuro rivedere alcune sue prese di posizione sulla elettrificazione, ma intanto il diesel perde quote di mercato e nel 2035 in teoria dovrebbe cessare la commercializzazione dei motori endotermici. Il gruppo Bosch ha grandi competenze e sta effettuando grandi investimenti, e lo stabilimento di Bari merita di beneficiarne per ciò che ha fatto in passato e per le professionalità che tuttora esprime. L’e-bike è stata una scelta positiva ma insufficiente per le dimensioni della fabbrica di Bari. Confidiamo che anche la sinergia con il centro ricerche possa aiutare ad aprire nuove possibilità”.

“Ad ottobre 2022 – concludono Ficco e Falcetta – scade l’accordo vigente e dunque è essenziale avviare un confronto per cercare di raggiungere un nuovo accordo che offra garanzie produttive e occupazionali”.

Ufficio stampa Uilm nazionale