Lo scorso venerdì 2 agosto 2024 si è tenuto l’incontro il coordinamento nazionale FIM-FIOM-UILM e l’Azienda, a seguito della comunicazione riguardante la nuova organizzazione dello smart working, che modifica unilateralmente l’organizzazione del lavoro per il settore impiegatizio.
Nonostante un confronto acceso, l’azienda non ha modificato la propria posizione nata come provvedimento di Beko Europe. Un’unica apertura sussiste per il call center di Fabriano.
Secondo la Direzione di Beko la riduzione delle giornate di Smart Working è legata anche ad un recupero di produttività sottolinea l’azienda. Ci domandiamo, se così fosse, come valuti il periodo del Covid-19, quando questa modalità organizzativa del lavoro è stata implementata al 100% e ha contribuito a raggiungere risultati particolarmente positivi. È secondo noi importante ricordare che lo smart working è ormai parte integrante delle nuove metodologie di rapporto tra azienda e dipendenti. Questa modalità crea un nuovo modello di vita e lavoro di cui possono beneficiare sia l’azienda sia i lavoratori e contribuisce anche alla riduzione dell’uso dei mezzi di trasporto personali.
In un contesto economico e sociale in cui lo smart working e la settimana corta sono sempre più apprezzati dalle aziende, il top management di Beko rimane ancorato a un processo che non migliora le condizioni dei suoi dipendenti e può rappresentare un impedimento alla attrazione di nuovi talenti in azienda.
Il coordinamento ha richiesto un incontro in presenza in settembre per affrontare e discutere di questo provvedimento.
Roma, 2 agosto 2024
Fim Fiom Uilm Nazionali
Il Coordinamento Fim Fiom Uilm Beko