Nelle giornata dell’11 febbraio si è riunito il Comitato nazionale Avio Aero alla presenza della Direzione aziendale, le Segreterie nazionali di FIM-FIOM-UILM e il coordinamento delle Rsu Avio Aero presso l’Unione Industriale di Roma.
L’incontro ha visto come tema principale, affrontato dalle Parti al tavolo, il calo dei volumi produttivi legato al programma Leap che vede interessati i siti produttivi di Rivalta Torinese, Pomigliano e Brindisi, a fronte della decisione da parte della committente Boeing di interrompere la produzione del programma 737 Maxi prima delle festività natalizie fino ad una data oggi non definita.
La causa della diminuzione dei volumi è legata esclusivamente alla scelta di Boeing di sospendere la produzione, a fronte delle forti criticità sul programma sopra citato che hanno visto il ritiro delle certificazioni per il volo. Boeing ha indicato come data probabile per l’assegnazione delle nuove certificazioni la fine del mese di giugno del 2020.
Questo quadro in evoluzione, suscettibile di modifiche a seconda delle scelte della committente, vede un calo produttivo stimato dell’8% sui badget di inizio anno per gli stabilimenti di Rivalta Torinese e Brindisi e del 17% per lo stabilimento di Pomigliano.
Per affrontare l’attuale situazione contingente, sono stati aperti confronti tra le Parti a livello territoriale nei siti interessati che hanno portato, con soluzioni differenti, al non utilizzo degli ammortizzatori sociali e al mantenimento degli attuali livelli occupazionali compresi i lavoratori in somministrazione. Rimane aperto il confronto sul sito di Pomigliano, lo stabilimento maggiormente impattato dal calo delle attività legate al programma Leap, dove ci auguriamo che l’azienda si renda disponibile a trovare soluzioni compatibili con le peculiarità del sito.
Tali provvedimenti consentiranno fino a tutto marzo nei siti interessati di garantire le attività in continuità senza impatti occupazionali.
Come Segreterie nazionali FIM-FIOM-UILM, pur apprezzando la convocazione del Comitato Avio Aero, abbiamo richiesto che il tema dei cali produttivi, riguardando i 3 stabilimenti produttivi più grandi nel nostro Paese, debba vedere il proseguimento del confronto a livello nazionale, individuando una data da definirsi nella prima quindicina del mese di Marzo. Il tutto nel rispetto delle relazioni sindacali definite nell’integrativo di Gruppo, senza che questo vada in contrasto con l’autonomia delle strutture territoriali e delle RSU di sito nel trattare le criticità a livello locale.
Contemporaneamente riteniamo indispensabile che al prossimo incontro sia presente anche l’AD di Avio Aero, con il quale affrontare certamente la situazione contingente legata al programma Leap, ma contemporaneamente avere riscontro sugli investimenti, missioni e nuovi prodotti già precedentemente programmati e definiti da parte dell’Azienda.
Durante l’incontro l’Azienda ha socializzato con le OO.SS. le nuove direttive dell’Agenzia delle Entrate, le quali sono più stringenti in merito alla detassazione del nuovo accordo su PDR per l’anno 2020, che verrà pagato a luglio 2021. Su questo tema le Parti si sono riservate di fare le verifiche nel merito, al fine di individuare soluzioni che consentano ai lavoratori le migliori condizioni possibili rispetto alla legislazione vigente.
Contemporaneamente, vista la prossima scadenza dell’integrativo a fine anno, le Segreterie nazionali FIM-FIOM-UILM inizieranno il confronto al fine di portare una proposta di piattaforma unitaria per il rinnovo dell’integrativo di 2° livello al coordinamento nazionale delle RSU Avio Aero prima delle presentazione ai Lavoratori nelle assemblee.
Infine è stato raggiunto l’accordo tra le Parti sulla nomina dei Rappresentanti sindacali “Esperti”, ridefinendo gli accordi del 1997, individuando che tale componente sindacale sarà legata al numero delle RSU elette per ogni sigla sindacale nei vari siti produttivi. Questo nuovo accordo, in continuità con quanto definito nell’ultimo CCNL sul tema della Rappresentanza sindacale, determina che il numero di esperti e legato al reale peso ottenuto nelle ultime elezioni, evitando che OO.SS. senza rappresentanza possano avere comunque rappresentanti anche se non con le stesse agibilità previste per le RSU. Tale accordo vedrà la sua applicazione nel corso delle elezioni delle future RSU.
Fim, Fiom, Uilm nazionali