“Dal Governo e da tutta la politica nazionale non vediamo un’attenzione adeguata su un settore strategico come quello dell’automotive, con il forte rischio di produrre effetti irreversibili. Il tema fondamentale della transizione ecologica si sta affrontando in un modo non strutturale, senza un progetto né una visione nazionale continuativa con misure straordinarie per questo settore. La pandemia ci ha fatto scoprire ulteriormente come il nostro sistema industriale sia vulnerabile ed estremamente dipendente dall’estero, con i conseguenti stop produttivi periodici sempre più frequenti. Deve essere messo a punto un piano nazionale dell’auto che ridisegni totalmente l’intera filiera, avendo come obiettivo imprescindibile la salvaguardia occupazionale e il futuro produttivo. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, durante il Forum Automotive in corso a Milano.
“Stiamo attraversando tre cambiamenti epocali contemporaneamente – sottolinea il leader Uilm – alla pandemia si sono aggiunti la mancanza di materie prime e la transizione ecologica e gli effetti della guerra in Ucraina. Servono misure urgenti altrimenti rischiamo conseguenze devastanti”.
“Dopo anni di deindustrializzazione e ridimensionamento di intere filiere industriali, ora ritenute fondamentali come l’alluminio e la siderurgia, il Governo deve invertire in fretta questa folle tendenza” continua.
“I fondi previsti dal Pnrr devono essere utilizzati nella giusta direzione – conclude – il Governo apra realmente una discussione concreta sul futuro del settore auto, per porre tutte le condizioni per evitare un disastro occupazionale, produttivo ed economico”.