“Per i lavoratori di CNHI, Ferrari, Iveco e Stellantis nel rinnovo del CCSL chiediamo innanzitutto la piena salvaguardia del potere di acquisto, ma anche condizioni di lavoro migliori e relazioni industriali pienamente improntate al dialogo”. Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, al termine del primo incontro di trattativa tenutosi a Torino per il rinnovo del Contratto collettivo specifico di Lavoro in scadenza a fine anno.
“La prima urgenza del mondo del lavoro – spiegano Palombella e Ficco – è la salvaguardia del salario dagli improvvisi aumenti del costo della vita e specificamente dei beni essenziali. Per questo rivendichiamo aumenti tali di recuperare appieno l’inflazione dell’anno precedente, pari in base alle attuali stime al 8,4% nel 2023, al 4,5% nel 2024, al 2,5% nel 2025, mentre per il 2026 non si hanno ancora previsioni minimamente attendibili. Al contempo chiediamo di rivalutare e di migliorare i premi aziendali, differenziandoli per i vari gruppi sulla scorta di quanto già in parte fatto”.
“Al contempo dobbiamo evitare – proseguono Palombella e Ficco – che le esigenze di riduzione di costo, causati indirettamente dal passaggio alla elettrificazione, si traducano in peggioramenti delle condizioni di lavoro, poiché la salvaguardia di condizioni pienamente rispettose della salute e della sicurezza è del tutto irrinunciabile. Inoltre chiediamo di discutere temi importanti quali lo smart working, le trasferte, la formazione, il diritto allo studio e altri ancora che possono essere oggetto a nostro avviso di miglioramento”.
“Le Direzioni aziendali in risposta alla nostra esposizione della piattaforma – concludono Palombella e Ficco – hanno sottolineato la difficoltà del momento, determinata innanzitutto dalla aggressività della strada scelta dalla politica europea per la transizione energetica, e hanno puntualizzato la necessità di contenere i costi, in aumento sul versante degli approvvigionamenti energetici, finanziari e delle materie prime, giudicando di conseguenza pesanti le nostre rivendicazioni. In ogni caso abbiamo stabilito un calendario serrato di confronto che ci fa sperare, pur in un contesto mutato, nella possibilità di rinnovare quelle relazioni partecipative che hanno rappresentato l’aspetto migliore del CCSL. Gli incontri si terranno a Torino i giorni 15, 21 e 22 novembre, 5, 6, 12 e 13 dicembre”.