“Con oltre 240mila lavoratori metalmeccanici e circa 20mila imprese, il Veneto rappresenta un territorio centrale per il nostro settore e ha quindi tutte le carte in regola per vincere la sfida della transizione ecologica”. Così il segretario Generale Uilm, Rocco Palombella, all’Assemblea dei delegati della Uilm Veneto.
“Tuttavia – ha spiegato – non ci potrà essere una reale ripresa senza la risoluzione di vertenze annose come quella della Acc che riguarda 300 famiglie e che sconta l’assenza del Governo. L’azienda ha un grande potenziale, commesse da clienti internazionali, ma ha bisogno di importanti investimenti e liquidità per avere una solida prospettiva industriale. Il ministro Giorgetti prende tempo mentre tra pochi giorni, il 20 novembre, scade il termine della seconda asta e se non verrà presentata un’offerta di acquisto si procederà per fallimento. Nell’incontro al Mise del 22 novembre il Governo dovrà dirci chiaramente il suo progetto su Acc”.
“Allo stesso tempo – ha proseguito il leader dei metalmeccanici della Uil – nei giorni scorsi si è firmato uno storico accordo integrativo alla Beltrame di Vicenza, che prevede tra le altre cose un aumento dei premi per gli obiettivi di bilancio fino a 2mila euro e il premio per qualità passato da 85 a 115 euro mensili. Inoltre, sono state stabiliti significativi provvedimenti sul welfare e importanti misure sulla sicurezza”.
“Nella provincia di Vicenza – ha aggiunto – ci sono molte aziende fornitori del settore auto che in questo momento soffre per la mancanza di semiconduttori e che più di altri dovrà fare i conti con la transizione ecologica. Per questo è necessario che la fase di passaggio sia ben gestita affinché non si perdano posti di lavoro”.
“Per quanto riguarda il settore degli elettrodomestici, Electrolux a Susegana conta 1.500 dipendenti per la produzione di frigoriferi. Il mercato è in forte crescita – ha detto Palombella – ma ci sono difficoltà per la mancanza di motori provenienti dalla Cina, carenza di microchip delle schede elettroniche e indisponibilità di lamiera. È paradossale che qualche giorno fa è stata chiusa una linea produttiva a causa della mancanza di motori dalla Cina quando c’è ACC che ha le potenzialità per produrle”.
“Fincantieri a Marghera conta mille dipendenti diretti e quattromila nell’indotto, ha un importante carico di lavoro con una buona prospettiva per almeno i prossimi anni. Slim Fusina – ha aggiunto – con 350 lavoratori tra diretti e indiretti, sta uscendo dalla procedura di concordato, siamo in attesa di novità positive per l’ingresso di nuovi investitori e la presentazione del nuovo piano industriale”.
“Dopo aver rinnovato il Ccnl dei metalmeccanici è il momento di rinnovare anche quello per gli orafi argentieri che nel territorio ha un ruolo molto importante. La trattativa è ancora aperta e dobbiamo fare di tutto per concluderla preso e bene sulla scia del contratto Federmeccanica-Assistal”, ha concluso.