ArcelorMittal; Palombella (Uilm): “No ad accordo blindato. Il piano va cambiato per tutelare tutti i lavoratori”

“Dopo la riunione di oggi siamo ancora più convinti che sia necessaria una modifica radicale dell’intesa raggiunta da AMI e Invitalia. I nostri dubbi erano fondati. L’accordo appare blindato e ci sono difficoltà a proseguire il confronto. Abbiamo registrato una netta chiusura a negoziare su temi che riteniamo prioritari”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, a margine dell’incontro che si è svolto presso la sede di Confindustria a Roma tra le organizzazioni sindacali, Invitalia e ArcelorMittal per la presentazione dell’accordo del 10 dicembre.

“È inaccettabile – prosegue il leader dei metalmeccanici della Uil – che un’intesa, che stabilisce l’ingresso dello Stato attraverso Invitalia, preveda migliaia di lavoratori in cassa integrazione per i prossimi 5 anni e tempi troppo lunghi per la realizzazione del piano industriale”.

“Invitalia e ArcelorMittal – aggiunge – prevedono una fumosa garanzia occupazionale per i propri dipendenti entro il 2025, mentre dimenticano completamente l’impegno a riassumere i 1.700 in Ilva As. A questi lavoratori si aggiungono quelli dell’indotto per i quali non viene prevista nessuna forma di garanzia”.

“È fondamentale – conclude Palombella – il coinvolgimento diretto del Governo per poter avviare un confronto senza pregiudiziali in grado di assumere misure indispensabili per la gestione di un piano che garantisca la salvaguardia ambientale e la tutela occupazionale per tutti i lavoratori”.

Ufficio Stampa Uilm