“Quello di oggi coi Ministri Giorgetti e Orlando è stato un incontro interlocutorio, ma comunque importante per portare all’attenzione del nuovo Governo le difficoltà che vivono i lavoratori di tutti gli stabilimenti ex Ilva, e in particolare quelli di Taranto. Dopo l’accordo del 10 dicembre tra ArcelorMIttal e Invitalia e l’attesa dell’ok dell’Antitrust europeo arrivato a fine gennaio, il 13 febbraio è arrivata l’ennesima doccia fredda dal Tar di Lecce che ha decretato lo spegnimento entro 60 giorni di tutta l’area a caldo. Abbiamo chiesto ai Ministri di prendere una decisione chiara, netta e definitiva su una vicenda che dura ormai da troppi anni”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
“Abbiamo apprezzato la volontà di Giorgetti di considerare strategica la siderurgia in Italia, di cui l’ex Ilva è un pezzo fondamentale, e che può avere una prospettiva anche grazie ai fondi del Recovery Plan. Il Ministro – continua Palombella – si è impegnato a ricomporre nel più breve tempo possibile il quadro degli attori coinvolti in questa vicenda per garantire i pagamenti arretrati alle ditte dell’indotto e si è impegnato a convocare Invitalia, per perfezionare l’accordo con AMI”.
“A partire dai prossimi giorni – aggiunge – chiederà ad AMI di incontrare le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici per ricercare un accordo sindacale sul nuovo piano industriale, su cui noi da una parte abbiamo apprezzato la spinta verso una transizione ecologica e dall’altra abbiamo espresso contrarietà rispetto agli esuberi previsti e i tempi troppo lunghi per la realizzazione dello stesso piano, che comporterebbero anni insostenibili di cassa integrazione per i lavoratori”.
“Orlando – ha spiegato il leader dei metalmeccanici della Uil – si è impegnato a garantire l’integrazione salariale della cigs ai 1.700 lavoratori di Ilva in Amministrazione Straordinaria con un emendamento al Decreto economico”.
“Noi – conclude – verificheremo e vigileremo affinché tutti gli impegni oggi presi dai Ministri vengano rispettati. Qualsiasi sarà la soluzione presa dal nuovo Governo, le nostre priorità restano il diritto alla salute per cittadini e lavoratori e la salvaguardia di tutti i posti di lavoro”.