Le dichiarazioni di Gianluca Ficco, responsabile del settore, all’Ansa
Un estratto del testo dell’agenzia di stampa
Un nuovo direttore generale, Enrico Giovine (già in Electrolux), il via al bando internazionale per le manifestazioni di interesse all’acquisto del gruppo la prossima settimana, ma ancora segnali scarsissimi dalle banche, nonostante il via libera della Ue al regime di aiuti da parte dello Stato. E’ questa la situazione della Antonio Merloni di Fabriano, stando a quanto si è appreso dopo l’incontro dei sindacati nazionali di categoria con i tre commissari straordinari del gruppo elettrodomestico.
Unica notizia parzialmente confortante, fra febbraio e marzo i due stabilimenti fabrianesi di Maragone e Santa Maria dovrebbero riprendere l’attività per due settimane (mentre il settore bombole e tecnogas ha commesse fino a marzo). ”Il tentativo di salvare il gruppo sta diventando sempre più complicato – ha detto Gianluca Ficco, della Uilm-Uil -, sia per l’aggravarsi della crisi internazionale, che rende difficile reperire ordini e crediti, sia perché in questa situazione non sarà facile trovare un investitore intenzionato ad acquistare l’azienda”.
Giovedì intanto, assemblea dei lavoratori del gruppo (3.000 in totale, circa 1.500 nelle Marche) presso lo stabilimento di Santa Maria. Ma per tutto il distretto elettrodomestico fabrianese, costruito attorno alle aziende dei fratelli Antonio, Francesco e Vittorio Merloni, sono giorni difficilissimi: da oggi sono in cassa integrazione ordinaria per una settimana 340 dipendenti dello stabilimento Merloni Termosanitari di Genga e 185 in quello di Cerreto d’Esi, mentre alla Indesit la prima settimana di Cig del 2009 comincerà il 23 febbraio, nelle fabbriche di Albacina e Melano. Con altri stop previsti a marzo.
Ufficio stampa Uilm
Roma, 9 febbraio 2009