Nella mattinata di giovedì 16 aprile, le Segreterie Nazionali hanno incontrato in videoconferenza l’AD di Alstom, Michele Viale, la responsabile della sicurezza, Mara Migliaccio e il direttore delle Risorse umane Marco De Rosa.
Nel corso dell’incontro, la Direzione aziendale ha fornito il quadro della situazione di Alstom Italia (comprensiva anche di ASI) in questo contesto complicato:
- Materiale rotabile, la Direzione ritiene che sarà possibile recuperare entro fine anno, le attività non svolte a causa della pandemia. Qualche preoccupazione su un orizzonte un po’ più di lungo termine viene dal rinvio delle gare previste;
- Segnalamento, in questo settore, che per sua natura si presta ad un ampio uso dello smart working, comunque verifica il fermo delle attività nei cantieri che inevitabilmente avranno un impatto sui ricavi aziendali;
- Infrastrutture, anche in questo caso valgono le considerazioni svolte per il “segnalamento”, anche perché in quest’area già a fine 2019 si è dovuto ricorrere alla Cigo per la sede di Roma e per quella di Lecco che dove peraltro continua;
- Le maggiori preoccupazioni si concentrano almeno nel breve medio periodo per il Service (in una prospettiva più ampia le certezze derivano dai contratti commerciali a lungo e lunghissimo termine). La flotta Pendolino è di fatto ferma e per quella NTV oggi viaggia solo un treno al giorno e anche le corse dei treni a lunga percorrenza si sono fortemente ridotte. I clienti inoltre stanno chiedendo di non pagare i canoni per i mesi di sostanziale blocco
La stima attuale del ritorno a piena operatività del trasporto ferroviario è collocata a ottobre 2020, anche se alcuni aggiustamenti e diverse pianificazioni potranno derivare dalle concrete modalità di attuazione della “fase 2”.
In questo contesto, complicato anche dalla possibile fusione con le attività ferroviarie dei Bombardier (sulla quale però non vi sono comunicazioni ulteriori rispetto a quanto fino ad oggi comunicato) la Direzione di Alstom ha comunicato di porsi l’obbiettivo di “ripartire” con gran parte delle attività il 4 maggio.
Per fare questo, però occorre svolgere una serie di attività preparatorie (manutenzione, ricezione e immagazzinamento dei materiali, compresi i DPI specifici e i presidi medici chirurgici quali detergenti e disinfettanti).
Inoltre, vi sono alcune attività produttive, quasi totalmente riconducibili alla ricambistica e degli interventi di manutenzione, test e validazione dei prodotti per le quali la Direzione Alstom intende chiedere la presenza di piccoli contingenti di lavoratori già a partire del 20 aprile e in particolare:
- Savigliano, una cinquantina di lavoratori per la predisposizione della riapertura, per le manovre e per il rewamping del Pendolino SBB;
- Per i siti del Segnalamento sono previsti una quarantina di dipendenti, 15 a Bologna, 20 a Firenze e 3 a Bari principalmente per le attività preparatorie e per attività di test e validazione;
- Per i siti di Infrastrutture non vi è ancora sufficiente visibilità per fornire dei numeri;
- Per il Service, sono previsti attività per 10/12 persone a Roma San Lorenzo, una quindicina a Nola e 30 persone per il sito di Sesto San Giovanni di cui una metà per le attività preparatorie alla ripartenza e un’altra per la consegna di schede elettroniche per treni in produzione presso altri siti europei.
Su tutte queste esigenze, la Direzione di Alstom ha dichiarato di voler svolgere un confronto di dettaglio con le singole RSU di sede.
Dopo queste informazioni, le Segreterie nazionali hanno definito un “Protocollo Quadro Alstom Italia” per la ripartenza in sicurezza che andrà poi declinato a livello dei singoli siti, in funzione delle esigenze produttive, del layout degli stabilimenti e dei cantieri.
Per quanto riguarda le attività degli impiegati negli “open space”, cioè nelle aree dove è più probabile il rischio di assembramento, la Direzione aziendale ha dichiarato che organizzerà turni di rotazione nell’utilizzo dello “smart working” in modo da garantire il mantenimento della distanza minima di un metro.
La Direzione inoltre ha dichiarato che in questa situazione eccezionale per il mese di aprile 2020 riconoscerà la maturazione dei ratei tredicesima e di ferie, pur confermando la prassi per la quale in Alstom i ratei di maturano in funzione della presenza al lavoro per più del 50% delle giornate nel mese.
Ha infine anticipato che quanto prima saranno comunicati i risultati di bilancio generali e quelli di singolo sito, mentre per gli obiettivi del prossimo anno fiscale sarà necessario attendere fino a giugno per permettere una revisione dei budget proprio a causa degli effetti economici della pandemia.
Roma, 20 aprile 2020
Le Segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm