Alcatel: Comunicato Fim-Fiom-Uilm COM.TEL sui tagli di Alcatel Lucent

COM.TEL: ALCATEL LUCENT TAGLIA, PROBLEMI OCCUPAZIONALI AL SUD

Nell’incontro tenutosi a Milano il 29 settembre
con le organizzazioni sindacali e le RSU, la Direzione Com.tel ha informato delle difficoltà che sta incontrando nella gestione industriale a causa di un calo delle attività dovuto in particolare alle riduzioni delle commesse, soprattutto per la nuova politica attuata dalla principale committente ALCATEL LUCENT.

La riduzione delle attività colpisce le regioni del Sud e in particolare la Puglia, dove la Direzione Com.tel pensa di cessare l’attività per l’assenza di adeguate commesse (poche migliaia di euro negli ultimi mesi). Problemi sono stati rappresentati anche per la zona di L’Aquila.

Gli effetti sui lavoratori si preannunciano pesanti. La Direzione intende, a breve, avviare le procedure per proporre il trasferimento di circa 20 lavoratori verso le aree con maggiori attività: Lombardia e Triveneto. In tal senso ha espresso la disponibilità a ricercare soluzioni che aiutino a ridurre l’impatto sui lavoratori.

Come organizzazioni, sindacali, nell’esprimere forti perplessità, abbiamo chiesto alla Direzione
di fornire tutti i dettagli delle attività, regione per regione, al fine di verificare concretamente la situazione e le eventuali possibili alternative e/o soluzioni utili a ridurre l’impatto sui lavoratori. È necessario anche attivare, sin da ora i necessari tavoli istituzionali con gli assessorati competenti, coinvolgendo Alcatel Lucent. L’obiettivo è favorire la ripresa e continuità operativa oltre che occupazionale nei vari territori. Continuità che è subordinata ad un adeguato carico di lavoro.

La Direzione, pur confermando l’avvio nelle prossime settimane, delle procedure per i trasferimenti dei lavoratori, ha dichiarato che non saranno immediati. Ci sarà il tempo per favorire un approfondito esame della situazione con il sindacato e i rappresentanti dei lavoratori.
Nei prossimi giorni sono previste le assemblee informative su quanto emerso durante l’incontro.

FIM, FIOM, UILM NAZIONALI

Roma, 30 settembre 2009