“Oggi abbiamo continuato a chiedere la verità, ma purtroppo non l’abbiamo avuta e la situazione è diventata ancora più complicata. Ci hanno chiesto di aspettare l’Assemblea dei soci il 23 novembre per verificare se ci sarà una ricapitalizzazione e se Mittal è disposto a mettere la sua percentuale del 62% sulle risorse che ha chiesto l’azienda, circa 320 milioni di Euro. Risorse che chiede senza un piano industriale, senza garanzie. Tra l’altro anche il Memorandum non è stato minimamente citato. Da 4 anni Mittal non fa altro che sfruttare il nostro Paese, ricevere fondi pubblici e tenere gli stabilimenti a un livello di produzione minima con il rischio di chiusura dietro l’angolo. Questa situazione è inaccettabile, soprattutto se pensiamo che i lavoratori sono ogni giorno più in pericolo visti gli ultimi incidenti a Taranto e a Genova. Per questo la nostra mobilitazione unitaria continua con 8 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti del Gruppo nei prossimi giorni per dire che questo socio non è più affidabile e non può continuare a ricattare o tenere in ostaggio il socio pubblico. Dov’è l’autorevolezza del Governo? Vogliamo la verità una volta per tutte!”.
Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.