Oggi a Roma sono giunti da tutti i siti del gruppo Acciaierie d’Italia oltre mille lavoratrici e lavoratori per manifestare contro la decisione del Governo di voler continuare a (ri)contrattare con ArcelorMittal il destino dell’ex ILVA rispetto alla decisione di assumere il controllo del gruppo siderurgico attraverso azionista pubblico precedentemente dichiarata dello stesso governo.
Trattativa all’insaputa delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori per noi inaccettabile.
Contestualmente in tutti i siti italiani la totalità dei lavoratori aderivano allo sciopero nazionale comportando il fermo di tutte le attività.
La piena riuscita della manifestazione e dello sciopero ribadisce ancora una volta la richiesta dei lavoratori di non voler accettare di subire la cassa integrazione, di non voler accettare luoghi di lavoro insicuri, di non voler rassegnarsi alla chiusura del più grande gruppo siderurgico italiano.
Con una diversa governance, investimenti ed una gestione rispettosa dei lavoratori e dell’ambiente è ancora possibile salvare 20.000 posti di lavoro.
L’iniziativa ha costretto il governo a sedersi di nuovo al tavolo di Palazzo Chigi ad ascoltare Fim Fiom Uilm. Il primo risultato ottenuto è quello di rendere il tavolo Acciaierie d’Italia “permanente” e mantenere aperto il confronto con le organizzazioni sindacali.
Possiamo ritenere l’iniziativa riuscita grazie al sacrificio di tutti i partecipanti, partiti nottetempo per raggiungere la capitale, che hanno sacrificato tempo e salario a differenza di un’azienda che continua a sprecare soldi pubblici dei cittadini italiani senza nessuna prospettiva.
Rivolgiamo, quindi, un immenso ringraziamento a tutte le lavoratrici e lavoratori che si sono mobilitati, che hanno manifestato e scioperato e che non si fermeranno fino a quando non avranno certezza di mantenere il proprio posto di lavoro e poter continuare a mantenere dignitosamente le loro famiglie. Ringraziamento ancora più forte ai lavoratori più deboli del mondo degli appalti e di Ilva in AS con cui abbiamo ribadito in maniera netta che non esistono lavoratori di serie A e serie B ma che per noi la vertenza ex Ilva è una ed una soltanto.
Fim, Fiom, Uilm pur considerando positivo il risultato di aver mantenuto aperto il confronto con il governo, con l’incontro odierno a Palazzo Chigi e di aver già previsto un ulteriore incontro entro il 7 di novembre, non si fermeranno con tutte le altre iniziative già messe in campo, a partire dalle richieste di audizione alle commissioni di Camera e Senato, e tutte le altre che verranno decise nei prossimi giorni.
FIM FIOM UILM NAZIONALI