“Dall’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia ci attendiamo un chiaro impegno di ArcelorMittal che deve credere per primo nel rilancio dell’ex Ilva. Questo impegno non può che tradursi in un concreto cofinanziamento in proporzione delle quote societarie, a partire dall’immediato investimento di Afo 5 che rappresenta il primo intervento che può garantire la continuità produttiva all’ex Ilva”. Così Guglielmo Gambardella, responsabile nazionale Uilm della siderurgia.
“Se non avverrà questo – continua – il Governo dovrà prendere atto del fatto che il socio privato non ha alcuno interesse sulla siderurgia italiana e che il contratto con la multinazionale è dunque superato. Il Governo dovrà quindi assumere il controllo di questo asset strategico per il Paese e salvare migliaia di posti di lavoro”.
“L’iniziativa di oggi a Milano presso la direzione di AdI – aggiunge Gambardella – in concomitanza dell’assemblea dei soci Invitalia e ArcelorMittal, è l’ennesima dimostrazione che lavoratori e sindacato non si vogliono rassegnare a un futuro di declino e di deindustrializzazione”.
“Non si possono abbandonare 20mila famiglie e gestire questa situazione con gli ammortizzatori sociali. Pianificheremo altre iniziative – conclude – per condizionare il Governo che deve assumersi le proprie responsabilità e prendere le decisioni necessarie per salvare l’ex Ilva. Noi non ci fermeremo”.
Ufficio Stampa UILM