“Oggi abbiamo voluto inviare un chiaro messaggio a Sevel: il sito di Atessa ha 40 anni e ha rappresentato e rappresenterà un’eccellenza per il settore auto in Italia. Non siamo disponibili ad accettare nessun tipo di ridimensionamento e nessun cambio di passo. Inoltre chiediamo la stabilizzazione dei giovani precari che in questi anni hanno lavorato nello stabilimento. La nascita di un sito Sevel in Polonia non ci preoccupa perché siamo sicuri del valore, della qualità, dell’esperienza e delle professionalità di Atessa. Restiamo vigili affinché non vengano messi in discussione la produzione e i livelli occupazionali”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, al termine della visita al sito Sevel di Atessa a Chieti.
“Quest’anno saranno prodotti ad Atessa 300mila veicoli commerciali e per il 2022 l’obiettivo saranno 330mila – sottolinea il leader Uilm – e questo è un fattore di estrema importanza che dimostra ulteriormente la centralità di questo stabilimento”.
“Non accetteremo mai una riduzione dei diritti dei lavoratori, dei servizi e un arretramento nell’organizzazione del lavoro” aggiunge.
“Ci aspettiamo da Stellantis un piano industriale complessivo di tutti gli stabilimenti italiani e l’indicazione del luogo della gigafactory che vogliono costruire nel nostro Paese – continua – su questo continueremo il confronto con la multinazionale”.
“I lavoratori di Denso già hanno pagato dopo il passaggio da Magneti Marelli con la perdita di centinaia di posti di lavoro. La dichiarazione dell’azienda di 200 esuberi è inaccettabile e chiediamo l’accelerazione sull’elettrificazione con investimenti sul sito di San Salvo per rilanciare la realtà produttiva e garantire un solido futuro – conclude – chiediamo l’intervento del Mise per scongiurare perdite occupazionali”.
Ufficio stampa Uilm