In considerazione della delicata situazione legata al diffondersi di casi di Coronavirus Covid-19, e delle conseguenze legate alla gestione lavorativa e dei lavoratori Abb, in modo particolare delle sedi lavorative maggiormente colpite dalla diffusione del virus, riteniamo necessario intervenire rispetto ad alcune delle modalità messe in atto da Abb.
Consideriamo naturalmente doveroso ed importante il fatto di aver contattato con celerità i lavoratori residenti nelle cosiddette zone rosse e in provincia di Lodi, esentandoli dall’attività lavorativa come previsto dall’ordinanza del Ministero della Salute del 21 febbraio.
Così come riteniamo assolutamente utile, un utilizzo esteso dello smart working consentendo di fatto ai lavoratori impiegati la possibilità di svolgere l’attività lavorativa pur senza una loro presenza presso la sede di lavoro.
Abbiamo però constatato in alcune realtà aziendali, che Abb intenderebbe gestire questi primi giorni di assenza lavorativa a seguito di sue specifiche comunicazioni ai dipendenti attraverso il ricorso ad alcuni strumenti contrattuali (PAR, Ferie, orario multiperiodale), senza averli discussi e concordati con le Rsu e/o le organizzazioni sindacali.
Come coordinamento sindacale Abb riteniamo questo comportamento sbagliato e non condivisibile, non solo perché totalmente a carico dei lavoratori coinvolti, ma anche per la disparità di trattamento che introduce tra chi ha la possibilità di un utilizzo dello smart working e chi costretto ad utilizzare istituti contrattuali propri.
A fronte di ciò, si chiede ad Abb di ricercare insieme alle RSU congiuntamente alle Organizzazioni Sindacali soluzioni condivise senza escludere il ricorso agli ammortizzatori sociali previsti.
Infine, come Coordinamento Sindacale Abb chiediamo la convocazione di una riunione urgente per fare il punto della situazione dei vari siti aziendali al fine di conoscere e concordare le soluzioni più adeguate rispetto alla situazione attuale e alle sue delicate prospettive.
Uilm Nazionale