Nelle giornate di mercoledì e giovedì 6 e 7 luglio presso la sede di Assolombarda (MI) è continuata la trattativa per il rinnovo dell’integrativo di gruppo.
Su richiesta di Abb nei due giorni di confronto si è discusso di orario di lavoro in ragione delle esigenze di flessibilità per gli stabilimenti di Frosinone e Pomezia-Santa Palomba determinate dall’elevato carico di lavoro e dal venir meno dei mesi di flessibilità previsti dall’accordo di gruppo tutt’ora in vigore.
Dopo un confronto molto approfondito che ha visto Fim, Fiom, Uilm chiedere come previsto dalla piattaforma unitaria un miglioramento nella sua interezza dell’attuale regime di orario di lavoro (per quanto riguarda le turnistiche dei 18 e 21 turni settimanali), l’azienda ha ribadito in più occasioni la volontà di non modificare l’attuale sistema di orari ma eventualmente di sperimentare ulteriori ed aggiuntivi periodi di flessibilità, (individuando nuovi regimi e modalità in linea con le richieste sindacali), sia per avere a disposizione altri mesi di flessibilità ma anche per verificare sul piano dei costi una effettiva compatibilità economica rispetto ad una futura introduzione di nuovi sistemi di orario.
Pur confermando le richieste della piattaforma in materia di orario di lavoro si è convenuto per i siti di Frosinone e Pomezia-Santa Palomba, quanto segue:
per il mese di settembre l’azienda farà ricorso ad un mese di flessibilità come previsto dall’accordo sindacale del 16 gennaio 2019, esaurendo di fatto i sette mesi a disposizione;
- Dal 1 ottobre al 28 dicembre (pari a due mesi e mezzo), in via del tutto sperimentale, si applicherà uno schema di turnazione a 9 squadre con un meccanismo individuale che prevede 4 giorni lavorativi e 2 di riposo;
- In ragione del fatto che il suddetto schema a scorrimento determina un orario medio settimanale leggermente superiore alle 37 ore, il differenziale rispetto alle 40 ore settimanali contrattuali sarà così garantito:
- A) per il primo mese e mezzo la riduzione di orario sarà a totale carico dell’azienda;
- B) per l’ultimo mese la riduzione di orario coperta attraverso l’utilizzo delle quote di PAR programmabili dall’azienda come stabilito dal contratto nazionale.
Durante i due mesi di flessibilità il lavoratore percepirà la normale retribuzione calcolata sulla base delle 40 ore settimanali e solo alla fine dei due mesi e mezzo di flessibilità verranno effettuati i relativi conguagli in base a quanto definito dall’accordo sindacale.
- Al termine della flessibilità sperimentale, l’accordo prevede un periodo di stacco pari a un mese, in cui l’azienda non farà ricorso a nessun sistema di flessibilità.
- I risultati dei due mesi e mezzo di sperimentazione e comunque nella fase di trattativa per il rinnovo dell’accordo di gruppo verranno valutati sia sul piano organizzativo sia sul piano dei costi al fine di poter individuare una revisione del sistema di flessibilità attualmente in vigore;
- Solo nel caso in cui, non si raggiungessero intese sostitutive o integrative o modificative dell’attuale sistema di orari, (accordo 16 gennaio 2019), il periodo massimo di flessibilità per l’anno 2023 sarà ridotto a sei mesi.
Nei prossimi giorni, verranno svolte le assemblee sindacali al fine di una puntuale illustrazione dei contenuti previsti dall’intesa raggiunta.
Il confronto con l’azienda per il proseguo della trattativa è fissato per il giorno giovedì 21 luglio 2022 sempre presso la sede di Assolombarda (MI).
Coordinamento Fim, Fiom, Uilm ABB
Fim, Fiom, Uilm nazionali