Si è svolta nella giornata di giovedì 26 marzo la riunione di coordinamento Abb Fim, Fiom e Uilm in modalità remoto come richiesto dalle Organizzazioni Sindacali, per un aggiornamento sulla situazione dei siti e sulle previste iniziative future.
Le Organizzazioni Sindacali anche alla luce dei nuovi provvedimenti legislativi emanati hanno nuovamente richiesto ad Abb di ridurre in modo considerevole le attività di tutti gli stabilimenti, limitandosi principalmente a produrre per i settori essenziali e di posticipare tutto quanto non ricompreso in queste filiere.
Questo al fine di consentire ai lavoratori una presenza meno diffusa nei luoghi di lavoro, evitando ancora di più situazioni e contatti che potrebbero essere causa di possibili contagi.
Abb ha dichiarato di non voler chiudere nessuno dei siti italiani in quanto le proprie attività sono ricomprese nel decreto legge del 25 marzo 2020 dove sono elencati tutti i codici Ateco delle attività non oggetto di interruzione di attività. Inoltre, sempre secondo l’azienda sono state messe in atto sin dal primo momento in tutti i siti le precauzioni necessarie al fine da rendere i luoghi di lavoro il più sicuri possibili. I delegati di fabbrica e le strutture territoriali sono impegnati, in tutti i siti, a verificare gli interventi messi in atto dall’azienda, i carichi produttivi e i lavoratori presenti.
Situazione che comunque a detta di Abb avrebbe portato già in questi giorni ad una riduzione di attività che oscilla dal 30 al 50% a seconda dei casi, per effetto di un minor numero di ordini da parte dei clienti, di una valutazione giornaliera rispetto a quanto può essere prodotto in una fase successiva e al minor numero di lavoratori presenti al lavoro, a seconda dei diversi siti produttivi.
Fim, Fiom e Uilm, hanno comunque richiesto di ridurre ulteriormente le attività sostenendo che alcune produzioni non siano strettamente necessarie, e quindi rinviabili, a presenza di ordini non necessari e di poter ricorrere anche alla cassa integrazione come disposto dalle nuove norme legislative.
Su questo punto Abb ha informato il Coordinamento sindacale rispetto al fatto di aver avviato la richiesta di cassa integrazione ordinaria per il sito di Vittuone e di Genova Molo Giano, e probabilmente nei prossimi giorni anche per il laboratorio di Bergamo e che per i rimanenti siti verrà dato un aggiornamento successivo.
Per quanto riguarda i lavoratori che nelle scorse settimane non hanno svolto la loro attività lavorativa, ad eccezione di chi si è trovato in modalità Smart Working o individualmente in malattia, Abb ha dichiarato di aver concesso ferie e permessi ai lavoratori che ne hanno fatto richiesta e, solo, in pochi casi di aver raggiunto accordi sindacali con le RSU che utilizzassero gli istituti contrattuali per coprire eventuali assenze lavorative.
Continueremo a monitorare, in tutti i luoghi di lavoro, il prosieguo delle prescrizioni sanitarie per poter garantire la prosecuzione delle attività lavorative in sicurezza, come è stato fatto fino ad ora, e l’andamento dei carichi di lavoro.
A tal proposito, abbiamo nuovamente chiesto ad Abb di utilizzare prioritariamente l’istituto della cassa integrazione, così come previsto dai provvedimenti emanati prima ancora degli istituti contrattuali in ragione anche delle difficili previsioni di questa situazione epidemica.
Infine, su nostra richiesta sono state fornite alcune informazioni rispetto ai lavoratori interinali attualmente presenti (20 a Garbagnate Monastero, 30 a Dalmine e 50 Tremezzina), in attesa di una comunicazione specifica da parte dell’azienda rispetto a questo tema.
Nei prossimi giorni chiederemo nuovamente un aggiornamento della situazione a livello di Coordinamento Abb, evitando che in una fase così delicata per tutti le relazioni sindacali siano quasi esclusivamente limitate a livello aziendale escludendo un livello generale di coordinamento sindacale.
Fim, Fiom, Uilm nazionali