Subito dopo la firma dell’accordo di gruppo, Abb in alcuni siti (Dalmine, Garbagnate, Tremezzina, ecc.), ha iniziato una campagna rivolta agli operai, con l’obbiettivo di introdurre un “correttore” al Premio di Risultato, legato ad una misurazione dell’assenteismo dei soli operai.
Questa volontà aziendale è stata discussa in più occasioni anche durante la trattativa del rinnovo dell’accordo di gruppo dove Fim, Fiom, Uilm, senza alcun distinguo, hanno respinto la proposta dell’azienda al punto di arrivare a dichiarare uno sciopero di tutte le realtà Abb.
Prima di tutto vogliamo ribadire che la nostra posizione non è cambiata e se non fosse ancora sufficientemente compresa dall’azienda lo diciamo, ancora una volta, che non siamo d’accordo ad introdurre sistemi che penalizzano i lavoratori in malattia.
Voler distribuire i soldi sottratti ai lavoratori in malattia, che Abb vuole fare apparire come assenteisti che penalizzano l’azienda, dimostra il basso livello di sensibilità che questa azienda dimostra nei loro confronti.
Penalizzare chi è malato per premiare chi non lo è, non fa parte dei valori sindacali, valori che non abbiamo mai voluto barattare per poche decine di euro, durante la trattativa.
Di certo non siamo contrari al fatto che Abb voglia distribuire più soldi, anche se durante la trattativa quando eravamo noi a chiederli mentre Abb diceva che non aveva nessuna disponibilità.
Se il management di Abb è arrivato a voler applicare questi sistemi di penalizzazione, tra l’altro con una modalità inusuale che vede il diretto rapporto con i lavoratori come elemento di pressione sul sindacato, dimostra di avere scarsa considerazione delle relazioni sindacali.
Una modalità tra l’altro che si basa solo sulla misurazione dell’ assenteismo dei soli operai, e non degli impiegati, facendoli apparire come i responsabili di un presunto problema aziendale come quello dell’ assenteismo.
Il management per raggiungere risultati importanti dovrebbe dedicarsi ad altre iniziative aziendali di più elevato livello sia dal punto di vista industriale che di valorizzazione delle risorse umane e non invece dedicarsi a penalizzare chi per diverse ragioni ha problemi di salute facendolo apparire meno importante in azienda.
Perché questi sono metodi che abbiamo visto applicare, nostro malgrado nelle piccole aziende padronali e che non ci si aspetta di vedere invece in una multinazionale che si fregia di iniziative moderne e innovative.
Il Coordinamento unitario Abb Italia
Fim, Fiom, Uilm nazionali