Si è svolto martedì 16 luglio 2019, presso la sede di Assolombarda un primo incontro relativo alla procedura ex art. 47 Legge 428/‘90 riguardante la cessione delle attività Power Grid da parte di Abb alla società Hitachi.
Cessione che Abb ha deciso a livello mondo e che in Italia coinvolge circa 740 dipendenti.
Abb ha dato una illustrazione delle principali motivazioni che hanno spinto la società ad operare questa cessione nei confronti di un player mondiale come Hitachi.
Decisione che per Abb è in linea con la continua focalizzazione del proprio business rispetto ad alcune linee specifiche, rinunciando invece a quello che non risulta più in linea con la propria mission produttiva e strategica.
L’operazione prevede più fasi così articolate:
- 31 Ottobre 2019 verrà comunicato ai lavoratori interessati il passaggio formale alla nuova società Abb Power Grid Spa;
- Giugno 2020 dove si prevede il cosiddetto closing;
- Giugno 2020 acquisto da parte di Hitachi di una quota azionaria di Abb Power Grid Spa di un pacchetto azionario pari al 80,1%, e il rimanente 19,9% rimarrà in mano ad Abb;
- 2022 possibili uscite di Abb dal capitale azionario della società.
Da parte del Coordinamento Fim Fiom Uilm Abb è stata sollevata una critica per come Abb ha deciso di procedere nella cessione di Power Grid, così come già avvenuto in altre precedenti operazioni di scorporo societario.
La decisione di non procedere con la cessione diretta delle attività Power Grid ad Hitachi, ma invece con una fase intermedia che prevede prima la costituzione della nuova società Abb Power Grid Spa e poi la vendita della maggioranza delle azioni ad Hitachi, di fatto impedisce al sindacato un confronto e una discussione con quelli che in un breve lasso di tempo saranno i veri proprietari di queste attività e a cui i dipendenti dovranno rispondere a tutti gli effetti. Così procedendo infatti ieri al tavolo dell’esame congiunto non era presente alcun rappresentante di Hitachi.
Abb ha inoltre respinto la nostra richiesta che chiedeva di mantenere almeno fino al completamento di questa cessione queste realtà aziendali all’interno del Coordinamento sindacale Fim Fiom Uilm, anche alla luce del fatto che Abb rimarrà azionista di Abb Power Grid Spa almeno per un triennio.
Abb ha invece respinto questa richiesta motivando che la costituenda società non fa parte dell’entità legale di Abb e quindi esterna al coordinamento sindacale.
Nei confronti di Abb Power Grid Spa oltre a rivolgere una serie di domande rispetto ai primi effetti della cessione come il mantenimento delle attuali sedi di lavoro, ridefinizione dei parametri del Premio di Risultato, il problema irrisolto dei lavoratori in staff leasing presso la sede di Lodi ecc. la società ha risposto limitandosi a quanto indicato nella procedura formale aggiungendo solo che i lavoratori oggi occupati presso Dalmine e interessati alla procedura verranno trasferiti nella sede di Sesto San Giovanni. Per gli altri allo stato attuale non ci dovrebbero essere spostamenti di sede.
In ragione delle prime problematicità conseguenti al trasferimento abbiamo chiesto una disponibilità ad incontrare il Coordinamento per poterle affrontare in modo coordinato per tutte le realtà coinvolte.
Su questa richiesta per ora l’azienda non ha dato risposta.
L’esame congiunto è stato aggiornato a giovedì 25 luglio 2019 presso Assolombarda.
Coordinamento Fim Fiom Uilm ABB
e Fim, Fiom, Uilm nazionali