Egregio Jyrki Raina,
ho appena letto la sua comunicazione inviata al segretario generale della Fiom di piena condivisione alla manifestazione inscenata per il 16 ottobre. Considerando l’attuale carica di prestigio che lei rappresenta, le ragioni che sono alla base della sua condivisione mi sembrano superficiali e offensive nei confronti della Uilm che lei dovrebbe avere l’onore di rappresentare all’interno dei 25 milioni di lavoratori metalmeccanici.
Le rivendicazioni che sono alla base della manifestazione del 16 ottobre non sono legate all’attuale momento, tant’è vero che era stata pensata in un periodo abbondantemente antecedente e rappresenta una inutile iniziativa solitaria che negli ultimi anni vengono ripetute a scopi dimostrativi, privi di una piattaforma rivendicativa concreta.
Ci terrei a rassicurarle che le ragioni della crisi sono alla base di una iniziativa, tra l’altro una delle tante, di lotta che stiamo continuando a portare avanti e che domani Cisl e Uil manifesteranno in una delle più grandi piazze di Roma.
Per quanto riguarda invece il CCNL, è stato salvaguardato dal rinnovo che la Uilm, insieme alla Fim e ad altri sindacati hanno realizzato il 15 ottobre 2009, garantendo a tutti i lavoratori, compresi quelli della Fiom, di avere un contratto nazionale che li tuteli, sia sotto l’aspetto economico, che normativo.
Per quanto riguarda invece il rapporto con Fiat, le assicuro che grazie agli accordi realizzati in questi giorni, senza ledere diritti e norme costituzionali né quelle contrattuali, siamo riusciti a salvaguardare migliaia di posti di lavoro senza ridurre il salario, senza aumentare l’orario di lavoro, addirittura aumentando la retribuzione. Mi risulta, invece, che negli altri Paesi europei si sia verificato l’esatto contrario.
Fermo restando la nostra totale adesione alla Fism, ritengo che l’importante organo internazionale deve utilizzare lo stesso criterio di valutazione e qualsiasi azione di sostegno non deve ledere le prerogative e le dignità delle altre organizzazioni .
Quanto da lei fatto non trova condivisione né dalla Uilm né dalle migliaia di lavoratori italiani che io rappresento.
Distinti saluti
Il Segretario Generale
(Rocco Palombella)