Dichiarazione di Lonati (Fim Cisl), Potetti (Fiom Cgil) e Rocchetti (Uilm Uil)
“Attendiamo risposte serie e rapide dal governo. Non c’è più tempo da perdere, è ora di chiudere una vertenza che si sta facendo drammatica”
Le segreterie nazionali di Fim Fiom e Uilm sono profondamente preoccupate per la grave situazione venutasi a determinare nel sito di Alcatel Lucent di Battipaglia, che può mettere in pericolo la vita di alcuni lavoratori fattisi promotori di un’iniziativa estrema. E’ necessario trovare immediatamente soluzioni per concludere positivamente una complessa vertenza, che si sta facendo drammatica. Non c’è più tempo da perdere. Il governo deve mantenere fede alle promesse fatte: il viceministro Romani – che di fronte alla scelta di Alcatel Lucent di dismettere il centro di integrazione e collaudo – aveva assunto la responsabilità di individuare soluzioni industriali adeguate che tenessero conto dell’occupazione, della strategicità e delle importanti competenze professionali presenti, deve dimostrare che i lunghi mesi di tempo che lo stesso si è preso non sono stati vani.
Fim Fiom e Uilm ribadiscono che il governo – come già formalmente richiesto dalle stesse – deve tener conto delle recenti vicende che hanno portato alla luce, di fatto, la inaffidabilità dell’imprenditore locale nonché azionista di maggioranza e quindi la impercorribilità della soluzione industriale sin qui proposta. Il governo – con meno parole e più fatti (come sta dimostrando ad esempio sulla vertenza Alcoa) – deve farsi carico, insieme ad Alcatel Lucent, di una nuova soluzione caratterizzata da un progetto industriale serio, che veda la presenza di soggetti imprenditoriali credibili, e di una partecipazione pubblica, come garante dell’operazione, per poter offrire reali prospettive occupazionali e professionali ai lavoratori del sito di Battipaglia.
Alcatel Lucent dovrà essere chiamata, nel contempo, a dare vincolanti certezze per il mantenimento e lo sviluppo delle significative attività di ricerca e sviluppo, oggi presenti nella stessa sede di Battipaglia. Fim Fiom e Uilm nazionali – di fronte all’incomprensibile rinvio richiesto dal governo – sollecitano l’immediata riconvocazione del tavolo di confronto tra le parti, e chiedono al governo stesso di farsi carico di una nuova e credibile proposta complessiva. Se ciò non dovesse avvenire, i lavoratori unitamente alle Organizzazioni sindacali si faranno promotori di adeguate e importanti iniziative di mobilitazione a sostegno della delicata vertenza aperta.
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm
Roma, 15 febbraio 2010