Ieri, 12 gennaio 2010, si è riunito a Roma il coordinamento delle strutture del Gruppo Fiat per esaminare il piano industriale 2010/2011 presentato a Palazzo Chigi il 22 dicembre 2009.
La Uilm giudica il piano incompleto, perchè mirato al solo periodo di crisi e non alla ripresa e allo sviluppo del settore: di fatto, ripresa e sviluppo sono posticipate alla primavera del 2010.
Per quanto concerne i settori al di fuori dell’auto, occorre approfondire meglio quali sono gli obiettivi in termini di prodotto e le ripercussioni occupazionali per i siti italiani.
In relazione al settore auto, occorre togliere i condizionamenti concernenti la missione produttiva della “nuova Panda” a Pomigliano.
La Uilm giudica negativamente la decisione della Fiat di chiudere il sito di Termini Imerese e il suo disinteresse a mantenere una attività produttiva.
Non è condivisibile l’affermazione della Fiat di sovraccapacità produttiva nel nostro Paese: l’obiettivo di produrre circa 900.000 vetture l’anno è insufficiente. Occorre tornare a produrre almeno 1,3 milioni di auto. Se il gruppo si porrà questo obiettivo si potrà giungere alla saturazione di tutti gli impianti esistenti, compreso quello di Termini Imerese. La Uilm è disponibile a creare le condizioni perché si producano più auto a costi competitivi.
La Uilm ritiene necessario che il Governo esca dall’ambiguità facendo una scelta industriale di sviluppo del settore auto in Italia con interventi strategici che siano estremamente importanti per l’economia del Paese.
Occorre sottolineare, inoltre, che anche la Regione Sicilia con i suoi gravi ritardi in materia di investimenti ha compromesso le ipotesi di sviluppo del territorio palermitano.
La Uilm ritiene indispensabile che la Fiat continui a Termini Imerese la produzione anche della nuova “Ypsilon” ma si rende disponibile a valutare eventuali proposte concrete e credibili per il mantenimento industriale e occupazionale sul territorio in questione.
La Uilm, a sostegno della richiesta di incontro inviata nei giorni scorsi al Governo per affrontare le negatività del piano industriale e per far cambiare opinione ed atteggiamento alla Fiat, propone uno sciopero di 2 ore per tutti i lavoratori del Gruppo e ne farà partecipe anche le altre Organizzazioni sindacali nella riunione delle Segreterie unitarie prevista per domani mattina.
Uilm Nazionale
Roma, 13 gennaio 2010