Il testo integrale dell’agenzia di stampa: “Imprese, Fim ed Uilm serve più certezza per utilizzo Cig”
Aumentare i massimali del trattamento economico della cassa integrazione, mantenere continuità e certezza nell’utilizzo della Cig allo scadere delle 52 settimane di cassa ordinaria e assicurare la massima tempestività nell’erogazione del trattamento Cig nei casi in cui non venga anticipata direttamente dall’impresa. Queste le richieste al governo di Federmeccanica, Assistal e Fim, Uilm contenute in un documento congiunto per risollevare le sorti del settore metalmeccanico. Per i firmatari del documento – presentato stamane nel corso di una conferenza stampa -, inoltre, in materia fiscale si deve operare per una riduzione dell’Irpef sui redditi da lavoro dipendente a partire dai redditi più bassi, un’esclusione progressiva del costo del lavoro dalla base imponibile Irap, una tassazione differenziata e sgravi contributivi sul salario variabile per obiettivi. Un intervento, che operando sui conguagli di fine anno, per l’anno in corso provveda a detassare i trattamenti di Cassa integrazione guadagni e riduca la pressione fiscale ”togliendo la tassa sulla tredicesima”, ha detto il segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi. Federmeccanica, Assistal, Fim e Uilm hanno sentito l’esigenza di firmare un accordo comune per ”compiere un passo avanti nella partecipazione”. Lo ha detto il presidente di Federmeccanica, Pier Luigi Ceccardi. Con il 95% dei consensi dei lavoratori possiamo dire ”che non si tratta piu’ di un ipotesi di accordo. Dal punto di vista dei consensi non ci sono dubbi che abbiamo fatto una scelta giusta e che i lavoratori abbiano apprezzato”, ha aggiunto Ceccardi, spiegando: ”La mancata sottoscrizione dell’accordo da parte della Fiom ci preoccupa e ci amareggia”. ”Il coraggio di fare un contratto in un momento di crisi così profondo non era scontato, ma abbiamo tracciato la strada delle relazioni sindacali di questo settore avendo delle regole certe su cui confrontarci”, ha dichiarato Regazzi, commentando l’astensione della Fiom dicendo: ”Mi rammarico che la Fiom abbia deciso di non partecipare. Hanno altri problemi, pensano di risolverli in maniera diversa, ma noi non possiamo aspettare”. E sempre sulla Fiom, che ha criticato le votazioni raccolte dalla Fim, Giuseppe Farina, segretario generale della Fim, ha precisato: ”Assicuro che ho usato lo stesso metro e gli stessi criteri di ieri per cui se non ho barato ieri non ho barato oggi”.
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 2 dicembre 2009