Non vogliono smettere di raccontare bugie……eppure sono passati 7 mesi!
Dopo 7 mesi ci risiamo: non hanno voluto firmare il contratto integrativo Fincantieri sostenendo quanto di peggio si potesse dire su di un accordo e su chi l’aveva firmato, nascondendosi dietro il loro concetto di Democrazia (devi fare come dico io altrimenti non sei democratico), però poi, dopo tre mesi, si sono accorti che i lavoratori avevano pagato abbastanza il contratto integrativo in termini di scioperi (circa 40 ore); e allora, arrampicandosi sugli specchi, hanno deciso di firmare anche loro l’intesa già sottoscritta da Fim e Uilm.
Nell’ultimo comunicato la Fiom arriva persino ad affermare che i 750 €, che saranno riconosciuti ai lavoratori a fine anno, sono solo merito loro. Si dimenticano di dire – ma per fortuna i lavoratori non hanno memoria corta – che se il premio di Efficienza esiste è merito dell’accordo sottoscritto da Fim e Uilm, e che l’importo di 750 € è stato rivendicato dalle stesse a copertura transattiva del secondo semestre del 2009 che, per responsabilità aziendale non era stato misurato.
Oggi succede di nuovo: il contratto nazionale che Fim e Uilm hanno sottoscritto il 15 ottobre u.s, viene descritto come l’accordo integrativo firmato allora con Fincantieri, dove noi ci saremmo venduti alle Aziende, avremmo messo in discussione diritti acquisiti, avremmo con quella firma voluto limitare il ruolo negoziale delle Rsu.
PREMESSO che, negli ultimi 10 anni la Fiom ha firmato solo un rinnovo contrattuale (a proposito, i lavoratori stanno ancora aspettando i benefici derivanti dai contratti nazionali del 2001 e del 2003, che la Fiom si era impegnata a rinnovare) e che ormai la non firma non fa più notizia, per la Fim e la Uilm questo accordo è importante perché:
- o grazie alle nuove regole, la Federmeccanica non ha potuto usare la pesante crisi come pretesto per non fare il contratto;
- per la prima volta nella storia i lavoratori metalmeccanici hanno un contratto nazionale che comincia a dare risultati economici dal giorno successivo la scadenza dell’attuale e porterà nell’arco di 25 mesi 110,00 € di aumento mensile ad un 5° livello (contro i 113,00 € richiesti);
- viene definito un fondo solidaristico di sostegno al reddito dei lavoratori per i primi due anni interamente a carico delle Aziende che dovrà intervenire nei casi di malattie lunghe e processi di ristrutturazione aziendale;
- viene definito un sistema per estendere la contrattazione integrativa a tutti i lavoratori metalmeccanici;
- viene incrementata all’ 1,6% la quota aziendale di cometa (circa 6 € Mese);
- è stato ottenuto senza scambi (senza compromettere diritti, aumentare l’orario o peggiorare le normative)
Questi sono solo alcuni punti contenuti nell’accordo sul C.c.n.l. metalmeccanico; oggi, come allora, la Fiom ha presentato una sua piattaforma, quindi se avesse un po’ di coerenza continuerebbe a rivendicarne la discussione, invece ci accusa delle cose più assurde.
la Fim e la Uilm come allora hanno portato risultati economici e normativi ai lavoratori, mentre qualcuno pensa di salire sul carro dopo qualche mese, magari vendendo di nuovo fumo ai lavoratori.
Come Fim e Uilm riteniamo che – a partire dalla crisi che sta mordendo anche in Fincantieri – oggi più di ieri sia necessario affrontare la difficile situazione industriale ed economica del paese con un coinvolgimento da parte di tutte le parti in causa senza esclusione alcuna.
la Uilm e la Fim ci saranno col senso di responsabilità di sempre e con la volontà di portare un contributo importante e costruttivo alla discussione.
Basta bugie e scioperi non utili ai lavoratori di Fincantieri, che hanno bisogno di lavoro e prospettive!!!!
Fim Uilm Nazionali
Roma 26 ottobre 2009