L’incontro del 27 luglio 2009 ha confermato la gravità della situazione della Emicom Srl. Il possibile fitto di ramo d’azienda da parte di una società costituita ad hoc, controllata attraverso Emicom Service dalla multinazionale Siram, ha subito un nuovo rinvio per ulteriori approfondimenti di fattibilità sul versante economico industriale.
Nel prossimo incontro, fissato per il 27 agosto, sarà definitivamente chiarito l’interesse o meno della capogruppo Siram per tale soluzione.
Nel frattempo, allo scopo di favorire un alleggerimento della struttura occupazionale di Emicom Srl, è stato sottoscritto un accordo di mobilità volontaria incentivata (base di partenza per l’incentivo sono 7.500 euro). Soluzione adottata anche per favorire la rioccupabilità presso altre aziende dei lavoratori interessasti a tale soluzione. L’alleggerimento dell’organico è una condizione utile a favorire l’affitto e quindi una continuità operativa di parte delle attività (servizi) attualmente in Emicom Srl.
Per quanto riguarda gli stabilimenti produttivi (Terni e Massa Martana), non ricompresi nel possibile fitto di ramo d’azienda, che rimangono in Emicom Srl, per ora nulla di ufficiale è emerso, anche se sono stati confermati interessamenti di una società del Nord.
Come sindacato abbiamo espresso la nostra disponibilità a favorire le soluzioni utili alla prosecuzione delle attività, anche per evitare possibili rischi di fallimento di Emicom Srl.
Al contempo, abbiamo ribadito che l’affitto di ramo d’azienda dovrà ricomprendere tutti i lavoratori collegati, evitando scelte discriminatorie e non coerenti con le norme e le attività indicate in procedura.
Rimane forte la preoccupazione per gli oltre 500 lavoratori delle varie sedi sul territorio nazionale, loro malgrado coinvolti , per la reale possibilità di concludere tale operazione.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 3 agosto 2009