La crisi finanziaria internazionale sta avendo un impatto fortemente negativo sull’attività industriale e, di conseguenza, sull’occupazione. Questa fase, quindi, è vissuta con difficoltà soprattutto dai lavoratori somministrati e da quelli a tempo determinato.
Inoltre, il ricorso massiccio alla Cassa Integrazione che diminuisce in modo significativo il salario di centinaia di migliaia di addetti, riduce ulteriormente la capacità di spesa dei lavoratori dipendenti. Il Paese, insomma, sta attraversando una fase di emergenza sociale ed economica come da tempo non avveniva.
Le scelte operate dal Governo a favore delle famiglie numerose e dei ceti più in difficoltà sono di segno positivo, ma, purtroppo, non sufficienti; occorre da parte dell’Esecutivo l’approvazione di una politica coerente a sostegno dei consumi.
Ciò può realizzarsi, a nostro giudizio, attraverso:
1. la riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti e per i pensionati;
2. un nuovo sistema di ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori che perdono il posto di lavoro;
3. l’integrazione salariale per lavoratori in Cassa Integrazione.
E’ necessario che il Sindacato non si limiti a enunciazioni di parte o a dichiarazioni di scioperi, ma che affronti il tempo della crisi avanzando proposte non limitate all’emergenza contingente, ma al futuro prossimo. In questo senso è indifferibile la riforma della contrattazione, un’intesa importante per dare certezze a tutti i lavoratori che attendono il rinnovo dei contratti in scadenza.
Alla Confindustria deve venire meno ogni tipo d’alibi come quello basato sull’ impossibilità dei rinnovi a causa della crisi industriale e della mancanza di regole sulla contrattazione.
Per queste ragioni la UILM nazionale ha deciso dal 26 gennaio al 31 gennaio di realizzare iniziative pubbliche a livello territoriale a sostegno della piattaforma caratterizzata dai punti succitati.
Roma, 13 gennaio 2009